Migranti, Austria invia 70 militari al Brennero

Migranti, Austria invia 70 militari al Brennero
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Mercoledì 16 Agosto 2017, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Agosto, 08:52

L'Austria mette in campo 70 militari che coadiuveranno la polizia nei controlli, anche sull'immigrazione, in prossimità del confine del Brennero. Lo ha annunciato il comandante militare territoriale Herbert Bauer. «Ciò non significa - ha spiegato il capo della polizia locale Helmut Tomac - che al Brennero saranno messi in azione i panzer». I responsabili civile e militare hanno detto che la situazione al Brennero al momento è stabile, ma che nel mese di luglio è stato registrato un notevole aumento dei clandestini trovati a bordo di treni merci.

Come è stato spiegato in una conferenza stampa a Innsbruck, poiché al Brennero gli accordi di Schengen sono in corso di validità, rimane soltanto la possibilità di controlli a ridosso delle frontiere. «Si tratta non soltanto di prevenire l'immigrazione illegale, ma anche di garantire in prima linea la vita delle persone» ha detto Tomac, riferendosi a due migranti morti a bordo di un treno merci l'anno scorso. Attualmente, ha aggiunto, i profughi bloccati nella regione austriaca del Tirolo vanno dai settecento ai mille al mese. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha preso «atto di quanto è stato deciso, benché non vi sia in realtà alcuna necessità dell'intervento di militari per svolgere i controlli».

Secondo Kompatscher, negli ultimi tempi vi sono stati sviluppi positivi nella gestione politica dell'immigrazione e «va fatto di tutto perché l'Europa sostenga l'Italia nel suo intento di fare in modo che siano realizzati centri di accoglienza in Nord Africa».

L'iniziativa è considerata «sorprendente e non giustificata», secondo quanto si apprende da fonti del Viminale. La situazione, si fa notare, è assolutamente tranquilla, anzi, nei primi sette mesi del 2017, alla frontiera italo-austriaca è stato inibito l'ingresso sul territorio nazionale a 1200 cittadini stranieri, a riprova del trend dei movimenti migratori dall'Austria verso l'Italia. Per questo il ministro Minniti avrebbe chiesto al Dipartimento della P.S. di fare un passo verso i propri omologhi austriaci. Iniziative unilaterali come quelle di queste ore, secondo quanto si apprende al Viminale, «rischiano di pregiudicare il positivo lavoro di cooperazione che quotidianamente viene svolto e che sinora ha prodotto eccellenti risultati».

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