È in atto «una contingenza economica a dir poco complessa, dalla quale sarà certamente più semplice uscire attraverso un'azione coordinata, piuttosto che a seguito di azioni unilaterali disordinate e frenetiche», ha sottolineato Mattarella, ricordando agli studenti cinesi che «l'esperienza dell'Unione europea conferma che la somma delle capacità dei singoli Stati, messe in comune, è maggiore di quella degli addendi che la compongono».
Mattarella ha quindi spiegato che Italia e Cina condividono la necessità di «imprimere maggiore incisività ai processi di governance internazionale, in modo tale da renderli adatti a governare una globalizzazione nella quale le diseguaglianze rischiano di portare l'ordine globale vicino al punto di rottura», e che «l'unilateralismo» di alcuni Paesi è perciò da condannare. «In questo senso il "multilateralismo efficace" - ovvero un metodo di lavoro mediante il quale affrontare i temi della realtà internazionale passando sempre e prioritariamente attraverso un dialogo costruttivo fra le parti coinvolte - rappresenta un principio che l'Italia non ha mai mancato di sostenere concretamente. È questa l'impostazione che il nostro Paese sta dando alla sua Presidenza del G7 e alla presenza italiana in Consiglio di Sicurezza».
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