Storie d’amore e amicizia. Quelle di Marilyn Monroe saranno messe all’asta, sotto forma di lettere spedite e ricevute dai vari Joe Di Maggio, Arthur Miller, Clark Gable, Cary Grant e Jane Russell e dai numerosi e calorosissimi fan, il 5 e il 6 dicembre prossimi a Beverly Hills, Los Angeles.
Non certo il massimo del rispetto per un animo riservato e tormentato come quello di Marilyn ma, che volete farci, questo è il business. D’altronde si parla di un affare da un milione di dollari perché, oltre alle missive, la “Julien’s Auctions” cercherà di piazzare tanti altri oggetti appartenuti alla diva: vestiti, foto, un reggiseno, un reggicalze, una bobina di 19 minuti che vede l’attrice correre felice dall’acqua per abbracciare il compagno di set Gable nel dietro le quinte del film del 1961 “The Misfits” e persino un frullatore. In tutto si tratta di 300 cimeli, tanta roba.
Ad interessare di più i collezionisti dovrebbero essere naturalmente le lettere, spaccati di vita in cui emergono tutta la sensibilità di Marilyn e gli instabili (ma passionali) equilibri amorosi con due dei suoi tre mariti. “Ti amo e voglio stare con te, non c’è niente che mi farebbe più felice che ritrovare la tua fiducia”, scriveJoe DiMaggio, leggenda del baseball americano e secondo marito di Marilyn, con cui si sposò nel 1954 per poi divorziare nel giro di un anno, dopo aver conosciuto l’intenzione della consorte di rompere l’unione.
Nella missiva, indirizzata semplicemente alla “signora DiMaggio”, il campione, che amò così tanto l’attrice di “A qualcuno piace caldo”, scomparsa nel 1962 a soli trentasei anni, da far recapitare sulla sua tomba tre volte alla settimana per ben due decenni un mazzo di sei rose rosse, poi si strugge ricordando la disperazione di Marilyn nell’annunciare in tv la fine della loro storia: “Quando ti ho vista piangere davanti a tutte quelle persone mi si è spezzato il cuore ancora di più”.
Altra lettera e altro giro di valzer (amoroso).
«E’ fantastico vedere quanto Marilyn fosse amata - ha osservato Martin Nolan, curatore dell’asta per la “Julien’s Auctions” -. Molti potrebbero pensare che lei non lo fosse e che le mancassero le rassicurazioni. Le aveva».
Parte fondamentale del cosiddetto “archivio perduto di Marilyn”, le lettere, come gli altri memorabilia della diva, passarono in seguito a testamento nelle mani del suo mentore e insegnante di recitazione Lee Strasberg che le affidò, affinché le custodisse gelosamente, a un amico. Adesso saranno di dominio pubblico.