Il macabro invito della rivista dell'Isis: «Colpire i bambini non è sbagliato»

Il macabro invito della rivista dell'Isis: «Colpire i bambini non è sbagliato»
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Martedì 23 Maggio 2017, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 14:53

Un attentato esplosivo al concerto di un idolo dei teenager come Ariana Grande, con tanti ragazzi ad affollare l'evento. La possibilità di colpire anche bambini nelle azioni jihadiste è teorizzata nel quinto numero della rivista Rumiyah - promossa dall'Isis - in un articolo chiamato Collateral carnage. Il magazine - 9 i numeri usciti finora - è diventato un punto di riferimento per le strategie e la propaganda dello Stato islamico. «Uno non dovrebbe addolorarsi - si legge nell'articolo - per l'uccisione collaterale di donne e bambini miscredenti, perchè Allah ha detto: Non addolorarti per i miscredenti. Invece, bisognerebbe realizzare che Allah ha decretato la loro morte dalla sua esatta giustizia e grande saggezza. Il combattente deve fare il massimo per portare avanti la causa di Allah, indipendentemente dal massacro collaterale prodotto tra le masse di infedeli». Inoltre, prosegue Rumiyah, «si dovrebbe ricordare che gli infedeli hanno ucciso molte più donne e bambini musulmani. E, comunque, anche se non fosse così, sarebbe ancora consentito colpire le masse di miscredenti senza riguardo per le uccisioni collaterali di donne e bambini». La rivista cita poi «il benedetto massacro di Nizza» come «un eccellente esempio del massacro collaterale provocato durante il corso della jihad». 
 

 

I sostenitori del sedicente Stato islamico (Isis),, che ha rivendicato la strage, stanno celebrando sul web la strage compiuta ieri sera.  «Utenti che frequentano i forum pro-Is definiscono l'attacco a Manchester un colpo riuscito e sorprendente alla Gran Bretagna» e sostengono che l'attentato sia una rappresaglia per i raid aerei della coalizione internazionale a guida Usa contro il gruppo jihadista, ha affermato la direttrice di Site.

«Sembra che le bombe sganciate dall'aviazione britannica contro i bambini di Mosul e Raqqa siano appena tornate indietro a #Manchester», ha scritto su Twitter un utente chiamato Abdul Haqq, riferendosi alle città dell'Iraq e della Siria obiettivi dei raid della coalizione anti-Isis, di cui la Gran Bretagna è membro.

«Uccideteli ovunque siano», è il post pubblicato dall'utente
manchestearena corredato da hashtag come #britain #england #London e #Manchester. Altri utenti hanno condiviso post che auspicano l'entrata in azione di «lupi solitari» e video di minaccia agli Usa e all'Occidente diffusi in passato dalla propaganda jihadista. Twitter, ha riportato il Daily Mail, ha già chiuso numerosi account di sostenitori dell'Isis che festeggiano la strage.

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