Manchester, altri due arresti per la strage: presa gran parte della cellula

Manchester, altri due arresti per la strage: presa gran parte della cellula
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Sabato 27 Maggio 2017, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 10:53

All'alba di oggi la Greater Manchester Police ha effettuato altri due arresti nell'ambito delle indagini sull'attentato all'Arena di Manchester portando così ad 11 il totale degli arrestati. Si tratta due giovani di 20 e 22 anni. Lo riferisce L'Independent. Nel corso di una serie di incursioni nell'area cittadina di Cheetam Hill la polizia di Manchester ha eseguito un' esplosione controllata

Dalle indagini in corso emerge in modo sempre più evidente che la strage di Manchester è stata preparata meticolosamente, con i crismi d'una vera organizzazione, e covata per un anno nella mente di Salman Abedi: il 22enne figlio di ex rifugiati politici libici in Gran Bretagna che lunedì si è fatto esplodere all'uscita del concerto d'Ariana Grande uccidendo 22 persone (7 i bambini), lasciandone altrettante sospese fra la vita e la morte e ferendone decine. Non si è trattato insomma di una
vendetta a caldo, né di impulsi sanguinari improvvisi da cane sciolto.

Le indagini non sono ancora riuscite a dare scacco matto a tutti i componenti della cellula che si presume abbia agito, ma sembrano aggiungere un tassello ogni giorno che passa: tanto da far evocare al numero uno dell'antiterrorismo di Scotland Yard, Mark Rowley, «progressi immensi». Mentre si stempera - anche al sole del G7 di Taormina, dove Theresa May incassa il sostegno di Donald Trump e degli altri leader - la tensione tra Gran Bretagna e Usa dopo la ripetuta divulgazione ai media da parte di 007 americani di informazioni riservate d'intelligence condivise fra alleati. E le successive scuse di Washington.

L'allerta nel regno resta intanto al livello
critico - il più elevato - e spunta qualche elemento d'allarme pure per episodi d'odio anti-musulmano moltiplicatisi fino a oltre 50 negli ultimi giorni nell'area di Manchester: opera di «una minoranza», precisa il capo della polizia locale, Ian Hopkins, ma comunque preoccupanti e che «non saranno tollerati». Quanto al filone principale dell'inchiesta, il Times rivela che Abedi e chi lo ha aiutato avevano pianificato tutto. Un conto bancario era stato aperto e lasciato dormiente già un anno fa, per essere poi usato per acquistare il materiale necessario a seminare la morte. E da mesi era stato affittato l'appartamento individuato come covo e luogo d'assemblaggio dell'ordigno fatale: una cosiddetta bomba all'acetone, imbottita di Tatp, esplosivo instabile, ma micidiale conosciuto come la madre di Satana e divenuto atroce biglietto da visita, da Parigi a Bruxelles, delle missioni assassine di molti seguaci e simpatizzanti dell'Isis. 

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