La “first minister” scozzese ha affermato che in questo modo non solo si tutelano i ceti meno abbienti ma, insieme alle altre misure introdotte col budget, è possibile continuare a garantire l'accesso ai servizi pubblici «nonostante i 200 milioni di sterline di tagli imposti dai conservatori».
La Scozia stacca Londra: riforma fiscale con l'aliquota al 46%, la più alta del Regno
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Giovedì 14 Dicembre 2017, 19:32 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 13:50
La Scozia “stacca” Londra. Il governo di Nicola Sturgeon, leader del partito indipendentista Snp, ha lanciato una riforma fiscale di stampo socialdemocratico, differenziandosi così sempre di più dall'esecutivo conservatore di Londra. Con l'ultima finanziaria infatti è stata introdotta l'aliquota più alta del Regno, al 46%, per i redditi che superano il tetto di 150 mila sterline l'anno. Nel resto del Paese invece arriva al 45%. Ma forti dei poteri concessi con la “devolution”, i ministri della Sturgeon sono andati oltre creando l'aliquota più bassa in Gran Bretagna, al 19%, per i redditi compresi fra 11.850 e 13.850 sterline.
La “first minister” scozzese ha affermato che in questo modo non solo si tutelano i ceti meno abbienti ma, insieme alle altre misure introdotte col budget, è possibile continuare a garantire l'accesso ai servizi pubblici «nonostante i 200 milioni di sterline di tagli imposti dai conservatori».
La “first minister” scozzese ha affermato che in questo modo non solo si tutelano i ceti meno abbienti ma, insieme alle altre misure introdotte col budget, è possibile continuare a garantire l'accesso ai servizi pubblici «nonostante i 200 milioni di sterline di tagli imposti dai conservatori».