NEW YORK - Allarme chimico a Londra. La prima pagina del quotidiano Times riportava ieri la preoccupazione di uno dei maggiori esperti nazionali di sicurezza, il generale Hamish de Bretton Gordon, secondo il quale i 700 militanti jihadisti di ritorno dal fronte siriano e da quello iracheno, in Inghilterra potrebbero essere tentati dall'eccessiva facilità con la quale è possibile impossessarsi del cloro.
Una bomba al cloro piazzata nel metrò, o in una stazione ferroviaria, potrebbe risultare letale per gli astanti, come si è già visto in attacchi su piccola scala in Iraq.
Sul fronte militare della guerra lanciata dall'Isis, l'attenzione è invece concentrata sulla riconquista di Palmira e Ramadi, i due centri caduti la scorsa settimana nelle mani dello Stato Islamico.
L'ALTRO FRONTE
Sul fronte iracheno la stessa contrapposizione è riproposta dalla presenza dei militari dell'Iran sciita, pronti ad affiancare l'esercito di Baghdad nella riconquista di Ramadi. Anche in questo caso l'alleato americano è visto con sospetto, questa volta da Teheran, dove il generale Quasem Soleimani chiedeva ieri: «Possiamo sapere dagli americani a quale distanza da Ramadi si trova il loro più vicino centro logistico? Io sono convinto che gli Usa non hanno nessun interesse a riconquistare la città perduta». In effetti l'amministrazione di Washington non sembra intenzionata a impegnarsi più di quanto ha già fatto. Il ministro per la Difesa Carter e lo stesso Obama hanno lamentato nei giorni scorsi la scarsa determinazione dell'esercito iracheno a combattere, e gli analisti convengono in realtà che l'interesse vitale per il loro paese è la sola tenuta di Baghdad, protetta da sistemi concentrici di sicurezza, mentre la balcanizzazione del territorio iracheno tra sunniti e sciiti viene ormai data per scontata nel lungo termine.
I PROFUGHI
Cresce intanto l'allarme per le popolazioni locali. L'Onu dice che tutti gli 11.000 abitanti del villaggio a ridosso di Palmyra hanno lasciato la città, così come hanno fatto 55.000 profughi da Ramadi, che ora stanno cercando di raggiungere Baghdad. La gestione di questo nuovo flusso di fuggiaschi è destinata ad avere ripercussioni di larga scala sulla crisi già in atto. Intanto sul sito di Al Jazira (la tv del Qatar) l'80% di coloro che hanno risposto a un sondaggio dichiarano di essere «sostenitori delle vittorie dello Stato islamico» .