Londra, Parlamento sotto attacco: auto sulla folla, 4 morti e 40 feriti

Londra, Parlamento sotto attacco: auto sulla folla, 4 morti e 40 feriti
di Cristina Marconi
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Giovedì 23 Marzo 2017, 07:53 - Ultimo aggiornamento: 13:12

LONDRA - Un «attacco terroristico» nel cuore della città, nel cuore politico del Paese: un suv nero si è avventato a tutta velocità sui passanti sul ponte di Westminster e nella sua corsa è andato a schiantarsi contro le ringhiere del palazzo. Il conducente è sceso, è entrato nella recinzione davanti a Westminster e, armato di coltello, ha ucciso un poliziotto di guardia, il 48enne Keith Palmer, con dei fendenti alle spalle e al collo. Tutto in pochi minuti, alle 14.40 locali, nell'ora e nel giorno di punta dell'attività istituzionale britannica il mercoledì c'è il tradizionale question time del primo ministro - ferendo almeno 40 persone e uccidendone tre, oltre all'agente, morto tra le braccia di un deputato che ha cercato di rianimarlo per quindici minuti. L'uomo, sulla quarantina, robusto, con i tratti asiatici e la barba, vestito di scuro e alla guida di una Hyundai da 30 mila euro registrata in una ricca cittadina dell'Essex, è stato centrato da quattro colpi sparati dalle forze dell'ordine subito dopo l'attacco ed è morto in ospedale. Secondo Site, il sito che segue il mondo della jihad, «avrebbe agito seguendo le istruzioni dell'Isis».

IL CAOS
Nella confusione iniziale si era parlato di un secondo attentatore, ma Scotland Yard ha poi fatto sapere di ritenere che l'uomo, di cui non sono state diffuse le generalità sebbene siano note alla polizia, abbia agito da solo. Le forze dell'ordine hanno confermato che è in corso una «piena indagine antiterrorismo», le cui evoluzioni stanno diffondendo con grande parsimonia, nel tentativo di non seminare ulteriore panico in una città profondamente scossa. La premier Theresa May è stata immediatamente caricata su una Jaguar argentata e portata nella vicina, blindatissima Downing Street, dove in serata ha presieduto una riunione del Cobra, il comitato d'emergenza del governo, prima di parlare al Paese. I deputati sono stati costretti a restare all'interno del parlamento prima di essere trasferiti nella vicina abbazia di Westminstser, da dove sono stati fatti uscire solo nel tardo pomeriggio, per permettere alle forze dell'ordine di passare al setaccio il palazzo. La stazione della metro di Westminster è stata chiusa e il dispiegamento di agenti nella zona e in tutta la città è stato e resterà imponente. Dalle numerose testimonianze e immagini circolate immediatamente dopo l'attacco, la situazione è apparsa subito grave, con molti corpi rimasti in strada. La prima vittima confermata è stata una donna, mentre tra i feriti c'è una donna romana, che è stata operata nella notte, e un'altra nostra connazionale di Bologna (leggermente contusa) come confermato dall'ambasciatore italiano Pasquale Terracciano. Tra i feriti anche tre adolescenti francesi di un liceo privato bretone, colpiti mentre si trovavano in gita scolastica, e alcuni turisti coreani. Una donna, ferita e caduta nel Tamigi, è stata salvata da un'imbarcazione e portata al vicino St Thomas Hospital, dall'altra parte del ponte rispetto al Parlamento.

GRAVI FERITE
Dei 40 feriti, molti dei quali hanno riportato «danni catastrofici», sei uomini e due donne sono stati portati al King's College Hospital, specializzato in traumi, e due di loro sono stati dichiarati in condizioni criticheb, come due dei tre agenti feriti. Il governo ha lasciato che fosse il ministro degli Interni Amber Rudd a parlare per primo, sottolineando come «non conosciamo ancora il pieno impatto di questo terribile incidente», mentre Theresa May, vestita di nero, ha ricordato come «le strade di Westminster sono pervase dello spirito della libertà», condannando l'attacco «malato e depravato». Nigel Farage, ex leader dell'Ukip, ha detto di essere «rattristato ma non sorpreso» dall'attentato, che ha interrotto per un giorno una delle settimane più delicate della storia britannica recente: mercoledì prossimo la May avvierà i negoziati sulla Brexit, mentre oggi il Parlamento scozzese avrebbe dovuto votare la proposta di referendum sull'indipendenza che proprio la settimana scorsa la premier avrebbe bocciato. Edimburgo ha interrotto i lavori, ma oggi il Paese tornerà alla normalità. O almeno ci proverà, partendo da Westminster.

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