Libia, aerei bombardano milizie a Tripoli: si combatte alle porte della città

Libia, aerei bombardano milizie a Tripoli: si combatte alle porte della città
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Lunedì 18 Agosto 2014, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 16:41
Alcune esplosioni hanno svegliato di soprassalto la notte scorsa la capitale libica. Ci bombardano di nuovo, hanno pensato in molti con il cuore il gola. Solo dopo ore il governo libico ha comunicato che due aerei non identificati hanno sorvolato Tripoli e hanno bombardato postazioni di miliziani ribelli rivali che si stavano affrontando in periferia, usando anche artiglieria pesante. Il comunicato del governo provvisorio, fragile e privo di poteri reali, rispecchia la situazione del Paese devastato da sanguinose lotte intestine.



«Non conosciamo al momento l'identità dei due aerei», afferma l'esecutivo aggiungendo di aver incaricato militari e servizi di sicurezza di compiere un'inchiesta sull'attacco. Fonti dell'esercito hanno comunque già provveduto a negare qualunque responsabilità. Smentite, sia dall'Italia sia dalla Francia, anche «le voci» diffuse dalla televisione privata libica al-Asima di una presunta operazione di forze Nato o franco-italiane contro militanti islamici. La Farnesina ha smentito «nella maniera più categorica» ricordando «la posizione di assoluta neutralità dell'Italia e dei paesi amici della Libia, posizione volta ad avvicinare le parti», Parigi ha parlato di voci «infondate» visto che «la priorità della Francia è ottenere un accordo politico che ponga fine ai combattimenti a Tripoli, a Bengasi e dovunque in Libia».



L'unico dato di fatto restano quindi i sorvoli cominciati verso le 02:00 ora locale, «le esplosioni sentite» e segnalate alla Afp da testimoni «nei quartieri a est di Tripoli», il «bombardamento ad opera di due aerei non identificati» denunciato dal governo. Intanto i combattimenti sono continuati in tutto il Paese, in particolare tra i miliziani di Zintan (ovest), affiancati dalle truppe del generale dissidente Khalifa Haftar, e i guerriglieri di Misurata (est), sempre più vicini agli integralisti islamici con infiltrazioni jihadiste. Gli scontri più intensi oggi sono stati segnalati nei pressi di un ponte, passaggio strategico verso l'aeroporto a sud della capitale. Nell'ambito di questa battaglia, una tv locale vicina al generale Haftar ha affermato che «l'aviazione militare ha bombardato diverse postazioni» vicino a Tripoli, senza ulteriori precisazioni. Dalla fine del regime di Muammar Gheddafi, linciato nel novembre 2011 dai rivoltosi, la Libia è piombata in un caos che si va facendo sempre più sanguinoso e fuori controllo. Tant'è che la settimana scorsa il Parlamento eletto il 25 giugno ha invocato un intervento straniero «per proteggere i civili». Per ora non sembra aver avuto risposte.
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