Libia, misterioso cecchino semina il panico tra i jihadisti: tre leader del Califfato uccisi in 10 giorni

Libia, misterioso cecchino semina il panico tra i jihadisti: tre leader del Califfato uccisi in 10 giorni
di Federica Macagnone
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Sabato 30 Gennaio 2016, 13:10 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 18:14
Non ha un nome, non ha un volto ma sta diffondendo speranza tra gli abitanti della flagellata città di Sirte, in Libia, in mano agli uomini del Califfato dalla scorsa estate. L'uomo dall'identità misteriosa, e sul quale sui social media si è scatenato un gran dibattito farcito di speculazioni e ipotesi, è un cecchino che pare stia seminando il panico tra i vertici dell'Isis: in soli 10 giorni, nella città natale di Muammar Gheddafi, sono stati uccisi tre uomini con ruoli di spicco all'interno dello Stato Islamico. Tutti uccisi dall'alto, tutti ammazzati con un solo proiettile mortale.

Il primo leader a perdere la vita è stato, come riporta Libya Prospect, Hamad Abdel Hady, conosciuto con il nome di Abu Anas Al-Muhajer, un cittadino sudanese ucciso il 13 gennaio appena fuori da un ospedale: era un funzionario del tribunale dello Stato Islamico che, attraverso l'imposizione della Sharia, aveva seminato terrore e morte.
Il secondo a essere ucciso è stato, il 19 gennaio, Abu Mohammed Dernawi, ammazzato anche lui dal cecchino vicino alla sua casa. L'ultima morte attribuita all'uomo misterioso risale al 23 gennaio: a cadere è stato Abdullah Hamad al Ansari, comandante nella città meridionale di Obari, ucciso mentre usciva da una moschea nel centro della città di Sirte.

Gli omicidi hanno seminato il panico tra le forze dell'Isis in città, che hanno effettuato una serie di arresti ed esecuzioni nel tentativo di rintracciare il colpevole. Un testimone oculare ha detto al sito al-Wasat: «La preoccupazione si è insinuata tra i terroristi dopo l'uccisione di Hady. Dopo la sua morte hanno iniziato a sparare in aria per spaventare gli abitanti durante la ricerca del cecchino».

L'operato di quello che è stato ribattezzato “Daesh hunter” non può essere considerato, però, l'inizio di una campagna contro i combattenti Isis in città che, dalla scorsa estate, impongono il regime del terrore con regole rigide, esecuzioni e decapitazioni in pubblico.

Tuttavia, come riferisce Libya Herald, il cecchino sta infiammando i social che iniziano a vedere l'uomo misterioso come «un eroe per coloro che vivono sotto il controllo del gruppo terroristico».

E così, mentre i leader del Califfato iniziano a temere questa presenza, il web si infervora per dargli – sempre che si tratti di una sola persona - un'identità: c'è chi dice si tratti di un cecchino che abbia affinato le sue abilità durante la rivolta contro il colonnello Gheddafi, mentre c'è chi crede si tratti di un miliziano anti-Isis della vicina città di Misurata. C'è chi poi sogna l'intrigo internazionale, pensando al misterioso uomo come un soldato americano delle forze speciali che si trova nella regione per raccogliere informazioni. In mancanza di notizie certe, ciò che rimane è la speranza degli abitanti infelici di una città martoriata dai jihadisti.
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