Libano, giornalista aggredita durante gli scontri: i momenti drammatici in un video

Libano, giornalista aggredita durante gli scontri: i momenti drammatici in un video
di Federica Macagnone
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Lunedì 24 Agosto 2015, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 14:59
Aggredita e strascinata via dalla folla in diretta tv: una giornalista dell'emittente libanese LBC TV stava seguendo le proteste anti-governative in piazza a Beirut quando è stata colpita da un oggetto piovutole sulla testa mentre era collegata con lo studio. In pochi secondi si è ritrovata in mezzo agli scontri tra una folla di manifestanti inferociti che l’hanno trascinata cingendole un braccio intorno al collo.







Le proteste sono scoppiate sabato, quando per la campagna “You Stink” in migliaia sono scesi in piazza per la crisi dei rifiuti nella Capitale e per protestare contro la paralisi politica e la corruzione: da oltre un anno il Paese è senza un nuovo presidente della Repubblica, con i vari leader politici che non riescono a trovare un'intesa sul successore di Michel Suleiman. Secondo i media libanesi, la polizia ha risposto alle proteste sparando gas lacrimogeni e utilizzando cannoni ad acqua. Sono stati usati anche proiettili di gomma. Per la Croce Rossa libanese, stando a quanto riporta il quotidiano Daily Star, il bilancio degli scontri tra la polizia antisommossa e i manifestanti è di 402 feriti.



All'origine delle proteste c'è la chiusura, avvenuta il mese scorso, della principale discarica di Beirut. Il malcontento si è presto diffuso anche in altre città del Paese. Nelle ultime settimane hanno iniziato a moltiplicarsi gli incendi dei cumuli di rifiuti, che hanno rilasciato fumi tossici.



Sulle proteste a Beirut è intervenuto il primo ministro Tammam Salam, annunciando che gli agenti responsabili del ferimento dei dimostranti saranno puniti e ribadendo che il diritto di manifestare è garantito dalla Costituzione.



«La crisi dei rifiuti è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma la vicenda è molto più grande di tutto questo - ha detto Salam, mettendo poi in guardia dalle conseguenze dell'instabilità politica sulle casse dello Stato e, in particolare, sulla capacità di Beirut di finanziarsi, attraverso l'emissione di titoli sui mercati finanziari - Lo sapevate che a causa dell'incapacità di prendere decisioni, potremmo non essere in grado di pagare gli stipendi di un gran numero di dipendenti del settore pubblico?».



Intanto, è stata annullata la manifestazione prevista per lunedì pomeriggio nel centro di Beirut: l'annuncio del rinvio è arrivato dagli stessi promotori della campagna “You Stink”.