Morte Mandela, Obama commosso: «Un esempio nella mia vita». Ban Ki-moon: «Le sue parole saranno un faro»

Morte Mandela, Obama commosso: «Un esempio nella mia vita». Ban Ki-moon: «Le sue parole saranno un faro»
di Anna Guaita
4 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Dicembre 2013, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 10:51
NEW YORK – L’annuncio non giunto del tutto inaspettato. Da almeno due giorni al Palazzo di Vetro dell’Onu a New York e alla Casa Bianca a Washington circolava la voce che Nelson Mandela fosse giunto alla fine del suo cammino. Ma la voce di Barack Obama e quella di Ban Ki-moon potevano a mala pena trattenere l’emozione.

I due uomini più influenti del mondo hanno salutato commossi lo spegnersi di Mandela con due discorsi cronometrati in modo che avvenissero uno dopo l’altro, e non si accavallassero. Obama ha ceduto il passo a Ban Ki-moon, che era già uscito dal Palazzo di Vetro per il volo per Parigi, dove questo fine settimana si tiene un summit sull’Africa. Nella fretta, eccezionalmente la sala stampa dell’Onu non è neanche stata sottoposta ai controlli usuali del servizio di sicurezza, non sono neanche passati i cani anti-esplosivo come avviene di rito prima che il Segretario generale parli alla stampa: Ban è salito sul podio solo sei minuti dopo che l’annuncio della morte di Mandela era diventato ufficiale. Ha parlato a braccio, evidentemente emozionato, e ha ricordato il suo primo incontro con il grande leader, quando gli aveva espresso la sua ammirazione per la lotta con cui aveva portato la fine dell’apartheid e la libertà al suo paese: “Non posso dimenticare e non dimenticherò mai come Mandela mi corresse: No, no – mi disse - non sono stato solo io, ci sono stati centinaia di altri famosi e ignoti che hanno lottato per questa vittoria.” Ban ha aggiunto: “Quella umiltà in un uomo così grande, uno dei più grandi della storia contemporanea, è stata la cosa che più mi ha colpito”. Ban ha sottolineato come bisognerà sempre ricordare anche le parole che Mandela aveva detto qui all’Onu: “La lotta per la conquista della libertà non finisce mai, ogni giorno bisogna rinnovarla”. Il Segretario generale ha concluso: “Lo diceva pensando alle tante persone che ancora oggi vivono in condizioni dittatoriali o schiavizzate, alle donne, ai bambini. Le sue parole debbono essere il faro che ci guiderà”.



Alla Casa Bianca, Barack Obama ha preso il podio esattamente cinque minuti dopo che Ban aveva concluso ed era partito per la Francia. Breve, asciutto e intenso il suo omaggio all’uomo che è stato la sua “guida”: “Il primo atto politico che io abbia mai fatto – ha ricordato il presidente – è stato di manifestare contro l’apartheid, perché avevo letto le parole di Nelson Mandela”.

Obama ha ricordato che Mandela ha ottenuto in vita più che qualsiasi altro uomo oggi possa sognare di ottenere, e tuttavia la sua lezione deve essere presente a tutti: “Ci ha insegnato quel che un solo uomo può fare quando è guidato dal coraggio e dalla determinazione di agire per il bene comune”. Il presidente degli Stati Uniti ha insistito particolarmente sul grande esempio di umanità con cui Mandela rifiutò “ogni forma di vendetta o animosità verso coloro che lo avevano tenuto in prigione”, e invece ha “imboccato la via della riconciliazione”. Un esempio di pace che è stato di ispirazione per milioni nel mondo: “Questa è la grande eredità che lascia a tutta l’umanità: non farsi guidare dall’odio, ma dall’amore”. Obama ha mandato un pensiero anche alla famiglia del leader, per ringraziarli di “aver condiviso con tutto il mondo un uomo di tale grandezza”. E ha annunciato infine che andrà di persona in Sudafrica per i funerali di Mandela.



Napolitano «Ho appreso con commozione e grande tristezza della scomparsa dell'ex-presidente e premio nobel per la pace Nelson Mandela - inizia così il messaggio del Capo dello Stato - il suo insopprimibile anelito alla libertà, alla dignità umana e all'uguaglianza ha avuto ragione della barbarie dell'apartheid. con la sua vita ha dimostrato che un mondo più equo e solidale, dove diversità è sinonimo di ricchezza, è possibile».



Letta Anche il premier Enrico Letta ha scritto al presidente sudafricano Zuma: al presidente del Sudafrica Jacob Zuma: «Signor Presidente, la scomparsa di Nelson Mandela ha destato profonda emozione nel popolo italiano, che nella figura del primo Presidente di colore della Repubblica Sudafricana ha visto un esempio di generoso impegno in favore dei diritti e delle ragioni dell'integrazione. Sono questi i valori ai quali si ispira l'azione che il Governo italiano intende perseguire con forza e determinazione, affinchè il nostro Paese e la nostra Europa sappiano trarre esempio dalla lunga battaglia condotta da Madiba».



Anche Bill Clinton ha ricordato l'amico Mandela. «Il mondo ha perso uno dei suoi leader più importanti. E Hillary, Chelsea e io abbiamo perso un amico». Così l'ex presidente Bill Clinton ricorda Nelson Mandela, «campione di dignità umana, di libertà, di pace e riconciliazione». «Tutti noi viviamo in un mondo migliore grazie alla vita che Madiba ha vissuto».



Subito dopo, le reazioni di tutti i capi di Stato si sono accavallate. Dalla Francia, il presidente Francois Hollande ha detto addio al leader sudafricano riconoscendo il lui “un magnifico combattente” , “l'incarnazione della nazione sudafricana, il cemento della sua unità e l'orgoglio di tutta l'Africa”. Da Londra il premier David Cameron, ha lanciato un Tweet immediato in cui ha descritto Mandela come “un eroe del nostro tempo”. Cameron ha anche aggiunto che la bandiera dinanzi alla sua residenza, al numero 10 di Dowining street, è da stasera a mezz'asta in segno di lutto e di omaggio.



La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, parteciperà ai funerali di Nelson Mandela in Sudafrica. Lo hanno annunciato fonti della presidenza al palazzo di Planalto. Rousseff ha dichiarato che l'esempio di Mandela continuerà a «guidare tutti quelli che nel mondo lottano per la giustizia sociale e la pace».

© RIPRODUZIONE RISERVATA