L'Isis istituisce un "emirato" a Sirte. Trentuno morti in bombardamenti governativi a Damasco

L'Isis istituisce un "emirato" a Sirte. Trentuno morti in bombardamenti governativi a Damasco
di Federica Macagnone
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Lunedì 24 Agosto 2015, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 15:16
Lo Stato islamico ha istituito un vero e proprio “emirato” a Sirte, sostituendo i tribunali civili con una Corte islamica della Sharia. Secondo quanto riferisce il quotidiano “al Wasat”, nella città natale del defunto rais Muhammar Gheddafi, caduta ormai nelle mani dei miliziani fedeli ad Abu Bakr al Baghdadi, i membri dell’Isis hanno imposto nuove ferree regole ai commercianti, schedati in un apposito registro, con precisi obblighi e tasse: i jihadisti hanno fatto visita ai negozi, alle officine industriali e alle fabbriche assegnando loro dei numeri di identificazione e marcando gli esercizi commerciali con un proprio timbro.



I militanti hanno distribuito volantini con il nuovo calendario in vigore e le disposizioni religiose da seguire. Inoltre, l'Ufficio per l’educazione dello Stato Islamico ha imposto un totale rinnovo dei programmi scolastici e ha stabilito la separazione delle classi maschili e femminili, sia nelle scuole che nelle università.



Nei giorni scorsi era trapelata la notizia, rivelata da alcuni testimoni, secondo cui i miliziani, dopo aver attaccato i tribunali del centro della città, avevano annunciato la soppressione di tutti i tribunali civili, sostituendoli con un tribunale islamico che applica la sharia.



«La situazione a Sirte, dove sono presenti jihadisti affiliati all'Isis, è estremamente critica – aveva detto Bernardino Leon, inviato speciale Onu per la Libia nelle scorse ore - L'unità tra i libici è l'arma più potente contro questa formazione».



Bombardamenti aerei governativi in Siria. Intanto continua la caccia agli uomini di Assad a Damasco: nella capitale siriana, nelle ultime 24 ore, il bilancio dei bombardamenti aerei governativi contro zone della periferia è di 31 morti, tra cui otto bambini e sette donne.



Lo denuncia sul proprio sito web l'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni siriane. Nel mirino sarebbero finite, tra l'altro, le aree di Douma, Saqba, Hamouria e Kafar Batna: i quartieri colpiti sono controllati dalle opposizioni armate. Ieri una pioggia di colpi di mortaio sparata dai miliziani anti-regime nei sobborghi orientali di Damasco ha colpito alcuni quartieri del centro di Damasco, causando, secondo i media governativi, un morto e diversi feriti.