Un appello rivolto in particolare a Turchia e Iran, che hanno manifestato la loro contrarietà all'iniziativa.
Il primo ministro iracheno Haidar al Abadi, sempre ieri sera, aveva ribadito che il referendum è «incostituzionale» e quindi il governo centrale non intende avviare negoziati in base ai risultati, come chiesto da Barzani. Il premier ha anche intimato alle autorità della regione curda di cedere la gestione degli aeroporti curdi, minacciando in caso contrario di bloccarli a partire da venerdì. «Invece di minacciare - ha affermato da parte sua Barzani - accettate di avviare un dialogo amichevole, così che possiamo diventare in futuro dei buoni vicini».
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