Istanbul, scoperti i nomi di due dei tre kamikaze: la mente è un jihadista ceceno

Istanbul, scoperti i nomi di due dei tre kamikaze: la mente è un jihadista ceceno
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Venerdì 1 Luglio 2016, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 17:30


I magistrati turchi hanno determinato l'identità di 2 dei 3 kamikaze dell'aeroporto Ataturk di Istanbul. Secondo quanto riporta il sito di Haberturk, si tratta di Rakim Bulgarov e Vadim Osmanov. Il nome di quest'ultimo era già circolato ieri come la persona che un mese prima dell'attacco ha affittato l'appartamento nel quartiere storico di Fatih, diventato poi il covo dei terroristi. Entrambi avrebbero passaporto russo. I magistrati stanno inoltre cercando di recuperare le informazioni contenute nell'hard disk un computer portatile distrutto, che sarebbe stato usato dai kamikaze e ritrovato in un cestino della spazzatura vicino al covo.

Sarebbe il jihadista ceceno super-ricercato Akhmed Chatayev, ora affiliato all'Isis, la 'mentè dell'attacco all'aeroporto Ataturk di Istanbul, che martedì sera ha provocato 44 morti. Lo sostiene il quotidiano filo-governativo turco Yeni Safak. Chatayev è ritenuto a capo di una cellula caucasica dello Stato islamico, con almeno 130 combattenti operativi. In base a quanto ricostruito da media locali, il jihadista sarebbe fuggito 12 anni fa dalla Russia, da cui è ricercato, e in passato avrebbe anche ottenuto il riconoscimento dello status di rifugiato in Austria. Secondo fonti di intelligence, Chatayev si troverebbe ora in Siria. Il suo presunto ruolo nell'attacco di Istanbul è stato riferito alla Cnn anche dal deputato Usa Michael McCaul, a capo della commissione per la sicurezza nazionale. Ieri, i 3 kamikaze sono stati identificati come cittadini provenienti da Uzbekistan e Kirghizistan, nell'Asia centrale, e dal Daghestan, repubblica russa confinante con la Cecenia. 

Vi sono tracce di lui anche in Bulgaria. «Uno dei terroristi che hanno attaccato l'aeroporto sarebbe stato il ceceno Ahmed Redjapovic Chataev, arrestato in Bulgaria nel maggio 2011 su mandato di cattura dell'Interpol richiesto dalla Russia», ha annunciato la tv pubblica Bnt. In primo grado era stata decisa la sua estradizione, ma una corte d'appello l'annullò perché l'uomo aveva lo status di rifugiato in Austria, paese con cui la Bulgaria ha un accordo di riammissione. Chataev era ricercato dalle autorità russe per finanziamento e organizzazione di attività terroristiche. Il ceceno fu arrestato dalla polizia bulgara al punto di frontiera Kapitan Andreevo mentre stava per entrare in Turchia. Il tribunale di Haskovo sentenziò la sua estradizione in Russia, ma la Corte d'appello di Plovdiv annullò la sentenza in quanto risultò che Chataev aveva lo statuto di rifugiato in Austria, paese con il quale la Bulgaria ha un accordo di riammissione di rifugiati. Commentando la notizia, il premier Boyko Borissov ha detto che «le forze dell'ordine hanno fatto il loro dovere nel 2011 arrestando il ricercato» e che non intende «commentare le decisioni del tribunale e della corte d'appello». 


 

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