Video Isis: decapitato il giornalista americano Steven Sotloff

Video Isis: decapitato il giornalista americano Steven Sotloff
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Martedì 2 Settembre 2014, 19:12 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 08:25

L'Isis avrebbe rilasciato un video di 2 minuti e 46 secondi in cui viene mostrato la decapitazione del cittadino americano Steven Sotloff. Lo riferisce il New York Times che cita il Site Intelligence Group.

Oltre a rivendicare la decapitazione di Sotloff, l'Isis minaccia anche di uccidere un ostaggio britannico che è nelle sue mani, David Cawthorne Haines, secondo quanto riferisce via Twitter il SITE Intelligence Group.

La Casa Bianca non è in grado di confermare la decapitazione del giornalista, ha affermato il portavoce Josh Earnest, sottolineando che l'informazione data dal New York Times non può essere al momento verificata. «Se c'è un video che è stato trasmesso - ha detto Earnest - questo verrà analizzato con molta attenzione da parte del governo degli Stati Uniti e dai nostri funzionari dell'intelligence per accertarne l'autenticità».

Gli Stati Uniti hanno dedicato «quantità significative di tempo e risorse significative» nel tentativo di salvare la vita di Steven Sotloff.

Lo ha detto nel briefing il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest. La notizia del video che mostrerebbe la decapitazione di Sotloff è emersa durante il briefing della casa Bianca.

Dipartimento di Stato Usa: «Atto terrificante». «Un atto terrificante»: così la portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Jennifer Psaki, commenta la notizia del video con la decapitazione di un secondo reporter americano da parte dell'Isis in Siria. Psaki conferma che si sta ancora valutando l'autenticità del video.

Per quanto riguarda la minaccia, che sarebbe contenuta nel video della decapitazione di Sotloff, dell'uccisione di un terzo ostaggio, il britannico David Cawthorne Haines, Psaki risponde che «Non ci sono informazioni».

Forse lo stesso boia di Foley. Il boia che avrebbe decapitato il reporter americano Steven Sotloff sarebbe lo stesso responsabile della morte di James Foley. Lo afferma la Cnn. A quanto pare nel video, prima della brutale uccisione di Sotloff, il boia si rivolge alla telecamera dicendo: «Obama, sono tornato». E ancora: «Vattene dall'Iraq».

«Sono tornato per la tua arrogante politica estera contro» l'Isis. Queste le altre parole - riporta il New York Times - del combattente dell'Isis che nel video decapita Sotloff. Il riferimento è alla precedente uccisione di Foley. «Come i tuoi missili continuano a colpire il nostro popolo, i nostri coltelli continuano ad abbattersi sul collo della tua gente», afferma nel video il boia dell'Isis rivolgendosi al presidente Obama.

Le ultime parole di Sotloff. «Pago il prezzo» per la decisione dell'amministrazione Obama di attaccare obiettivi dell'Isis in Iraq. Sono queste - riporta il New York Times - le parole pronunciate da Steven Sotloff nel video che mostra la sua decapitazione.

La famiglia di Steven Sotloff è a conoscenza del video dei jihadisti dell'Isis che mostrerebbe la decapitazione del giornalista americano. «I familiari sanno del video e sono in lutto», ha detto un portavoce.

Il rapimento. Sotloff, 31 anni, reporter americano, era stato mostrato al termine del video di James Foley, l'altro giornalista decapitato dai jihadisti dello Stato Islamico. L'Isis aveva minacciato gli Usa che sarebbe stato il prossimo candidato a morire se non fossero cessati i raid sul nord dell'Iraq. I suoi familiari hanno aperto una petizione sul sito della Casa Bianca chiedendo al presidente di salvare la vita al figlio. E proprio una settimana fa la madre di Sotloff ha

lanciato un appello all'Isis per la sua liberazione.

In un video trasmesso lo scorso 27 agosto da Al Arabiya, Shirley Sotloff infatti aveva rivolto un appello a Abu Bakr al Baghdadi, leader dell'Is, chiedendo il rilascio del figlio. Nel video con cui lo Stato Islamico aveva mostrato al mondo la decapitazione del giornalista americano James Foley, l'Isis aveva mostrato anche Steven Sotloff, minacciando di ucciderlo se Barack Obama non avesse fermato la sua operazione militare in Iraq.

«Steven è un giornalista innocente», aveva detto la madre nel suo appello affermando che il figlio non poteva essere considerato responsabile per le azioni del governo degli Stati Uniti che non poteva controllare. «Ha viaggiato molto nel Medio Oriente per parlare delle sofferenze dei musulmani sotto il gioco dei tiranni, è un uomo generoso che ha sempre cercato di aiutare i più deboli», aveva aggiunto la donna.

E poi rivolgendosi direttamente all'autoproclamato califfo al Baghdadi la donna aveva concluso: «la prego di liberare mio figlio». Sotloff, che aveva 31 anni, era scomparso mentre lavorava in Siria nell'agosto del 2013.

Renzi: «Profondo sdegno». Profondo sdegno e massima determinazione nella lotta contro la minaccia del fanatismo sono espressi dal presidente del Consiglio Matteo Renzi di fronte alle immagini diffuse in queste ore che mostrano la decapitazione del reporter americano Steven Sotloff.

«Di fronte a un atto tanto raccapricciante, ci è sempre più chiaro quale sia la frontiera, quella della democrazia contro la barbarie», sottolinea Renzi nella sua qualità di presidente di turno dell'Unione Europea.

Cameron: «Un atto spregevole». «È disgustoso e spregevole». Così il premier britannico David Cameron ha definito il video della decapitazione del reporter americano Steven Sotloff per mano dei jihadisti dell'Isis.