Isis, diffuso video choc di bimbi soldato: «Combattono i peccatori»

Isis, diffuso video choc di bimbi soldato: «Combattono i peccatori»
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Domenica 23 Novembre 2014, 00:46 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 09:02

La propaganda dell'Isis diffonde un nuovo scioccante video. Stavolta i protagonisti sono bambini. Il filmato, della durata di due minuti e mezzo, si intitola "Race towards good" e mostra l'addestramento di decine di baby-soldati di origine kazaka. E' stato prodotto dal principale organo mediatico del gruppo terroristico, l'Al Hayat Media Center.

Ai bambini, spiega la propaganda dello Stato Islamico, è stato insegnato a scrivere e parlare in arabo.

Tutti imbracciano Kalashnikov AK47 e vestono uniformi mimetiche, tranne il leader che indossa la tipica tunica nera degli estremisti dell'Isis. «Si stanno preparando a combattere i miscredenti, i politeisti e i peccatori di vario genere», viene spiegato in questa ultima folle dimostrazione del fanatismo dello Stato Islamico.

«Insegniamo loro l'arabo e l'Islam» dice uno degli "insegnanti", mentre prende la matita di un ragazzino e lo aiuta a scrivere che «non c'è altro potere che quello di Allah». Si tratta, viene affermato, dei figli dei combattenti che sfilano armati fino ai denti nella prima parte del video: secondo il video, sono tutti originari del Kazakhstan, repubblica centro-asiatica dell'ex Urss a maggioranza musulmana. Sembra tutto irreale: gli scolari sono seduti ai banchi verdi, ordinati, come fosse una vera scuola. Ma poi le immagini assumono tutt'altro carattere: i bimbi sono tutti in uniforme. Uno smonta e poi riassembla un kalashnikov.

«Sono la nuova generazione, saranno loro che scuoteranno la Terra», recita una voce fuori campo. Poi prendono tutti le armi, mirano inginocchiati i bersagli. Seguono addestramenti fisici, come fosse una versione araba di Full Metal Jacket, lezioni di arti marziali. La scena cambia ancora. Ora alcuni dei bimbi hanno il volto coperto. Abdullah no: «Il mio leader è Abu Bakr al Baghdadi», risponde a una domanda. Cosa farai da grande? «Sarò uno di quelli che vi sgozzerà i kafiri (infedeli, ndr)», dice il piccolo, che avrà al massimo 10 anni. Inizia quindi la litania, la stessa degli altri video targati Isis, dall'Iraq all'Algeria, con tutti i bimbi in gruppo e la bandiera nera che campeggia dietro di loro.

«Vi uccideremo infedeli, inshallah (se Dio vuole) vi sgozzeremo». In sottofondo parte la musica: i "baby soldati" del Califfo sfilano con le armi. Il video è solo l'ultimo capitolo di una giornata di propaganda mediatica dell'Isis caratterizzata dalla pubblicazione di una nuova "puntata" della saga di John Cantlie, in cui l'ostaggio trasformato i reporter della causa jihadista accusa Obama di aver deciso di «lasciar morire gli ostaggi» rifiutando di trattare «come invece fanno gli europei». Mentre nell'ultimo numero della rivista "Daqib", dopo essersi attribuito la paternità di recenti attacchi di lupi solitari entrati in azione in Canada e in Australia (su «diretto appello del Califfo» al Baghdad), l'Isis insiste: «Piazzeremo la nostra bandiera su Roma», il simbolo della cristianità.

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