Trappole per attirare i gay e poi giustiziarli.
E' l'ultima trovata dell'Isis nella campagna anti-omosessuali: la polizia speciale dello Stato Islamico ha creato un corpo apposito di giovani jihadisti che organizzano finti appuntamenti per attirare i gay e poi smascherarli. Poi, i malcapitati vengono giustiziati, spesso gettati giù dai tetti. E se la caduta non la uccide, ci pensa la folla spettatrice a lapidarli. E' quanto racconta una fonte al Daily Star.
«A volte, se l'omosessuale in questione ha soldi può cavarsela pagando per essere lasciato libero, altrimenti viene direttamente giustiziato», spiega.
E i militanti dell'Isis non sarebbero i primi ad usare simili metodi per catturare i gay: anche gli islamisti siriani di Al Nusra, vicini ad Al Qaeda, aveano già sperimentato lo setsso escamotage.
Ad essere scampato alla morte è Karim, un omosessuale che già nel 2013 era stato vittima di un finto appuntamento e si era salvato solo perché la sua famiglia era abbastanza benestante da pagare la cauzione e da permettergli la fuga in Libano.