Il manuale, intitolato «Linee guida per la sicurezza dei Lupi Solitari e delle piccole cellule», era stato inizialmente scritto da Al Qaeda, ma adesso l'Isis ne ha preso il possesso, l'ha rivisto e l'ha distribuito tramite internet ai terroristi non organizzati pronti a compiere attacchi terroristici in giro per il mondo: 64 pagine in cui si spiega agli aspiranti “martiri” come riuscire a beffare i servizi di sicurezza e rimanere nell'ombra mentre si organizzano attacchi a firma dello Stato Islamico.
Secondo il Sun, il libro, articolato in 12 capitoli, elenca le applicazioni da usare sul cellulare e quelle da evitare per non essere scoperti, spiega come navigare in internet senza rivelare la propria identità, mette in guardia dalle “spie” che cercano di infiltrarsi nelle piccole cellule, spiegando come smascherarle. Il tutto suggellato da una serie di immagini di New York avvolta nelle fiamme, con la Statua della libertà sventrata e distrutta.
L'esperto di terrorismo Neil Doyle ha detto che ci sono stati centinaia di download della guida e ha messo in guardia sul coinvolgimento di lupi solitari britannici nella distribuzione del libro: uno dei personaggi dietro la sua pubblicizzazione sarebbe Omar Hussain, 27 anni, di High Wycombe, ex lavoratore di un supermercato fuggito in Siria nel 2013 per lottare nelle fila dell'Isis.
Quello emerso in queste ore è soltanto l'ultimo di una serie di “scritti del terrore” che hanno trovato spazio on line: a giugno era stato scoperto un manuale, distribuito da estremisti britannici, che spiegava come realizzare bombe e armi da fuoco. La guida interattiva, che incoraggiava i lupi solitari a compiere attacchi terroristici, era stato scritto da un miliziano con base in Inghilterra che aveva legami con i jihadisti del Califfato: pagine e pagine in cui veniva descritto come costruire un'autobomba in “stile iracheno” e restare anonimi quando si usa il cellulare.
In un interattivo, l'Isis mostrava il video dell'omicidio del fuciliere Lee Rigby, ucciso nel 2013 mentre era fuori servizio vicino alle Royal Artillery Barracks, a Woolwich, e una clip degli attentati di Londra del 7 luglio 2005 in cui morirono 52 persone e oltre 700 rimasero ferite.
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