Isis, a Mosul il primo albergo a 5 stelle dello Stato Islamico. Vietato fumare, pena la decapitazione

Il Ninawa Hotel
di Alessandro Di Liegro
1 Minuto di Lettura
Giovedì 7 Maggio 2015, 17:18 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 18:39
Mosul è una città florida, nell'antichità era una capitale assira e si chiamava Ninive, citata anche nella Bibbia. Lambita dal fiume Tigri, nel 2010 contava quasi tre milioni di abitanti, prima di cadere nelle mani dello Stato Islamico il quale ha cacciato i cristiani dalla città, distrutto gran parte del patrimonio archeologico, compresi siti patrimonio dell'umanità, e chiuso tutte le strutture ricettive.

Almeno fino alla settimana scorsa, quando ha riaperto il Ninawa hotel, gestito, naturalmente, da guerriglieri dell'IS. Nel 2013 il popolare sito di viaggi Tripadvisor lo indicava come il più lussuoso albergo di tutto l'Iraq, cinque stelle, con una sfarzosa hall, campi da tennis, piscina e duecentosessantadue stanze, ora riservate ai comandanti in capo dei guerriglieri islamici.



L'albergo è aperto anche per i matrimoni, così le spose della jihad potranno unirsi per sempre con i fondamentalisti per circa 80 euro a notte per stanza.

Per quanto riguarda l'uso delle attrezzature, le donne sono bandite dall'area della piscina o sui campi da tennis, a meno che non siano completamente coperte da capo a piedi senza un minimo spiraglio di pelle scoperta, mentre l'albergo sarà pattugliato dalle brigate Daesh composte da sole donne. Non è consentito scendere giù al bar per una birra: l'alcool è vietatissimo, così come le sigarette, il gioco d'azzardo e ballare. Nel caso si venisse scoperti a praticare una di queste azioni le pene possono essere la crocifissione, la decapitazione o l'annegamento.