Isis, catturata a Mosul una 16enne tedesca: si era unita ai jihadisti con 4 connazionali

Isis, catturata a Mosul una 16enne tedesca: si era unita ai jihadisti con 4 connazionali
di Federica Macagnone
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Martedì 18 Luglio 2017, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 09:06

Un anno fa aveva lasciato la sua casa per volare in Iraq e unirsi allo Stato Islamico, lasciando la sua famiglia nella disperazione: i genitori avevano visto la figlia cambiare, ma mai avrebbero pensato che sarebbe arrivata a rubare e avrebbe preso la drammatica decisione di unirsi ai terroristi delll'Isis. Adesso, quando le speranze che la 16enne Linda Wenzel fosse ancora viva erano ridotte al lumicino, da Mosul è arrivata la notizia che la ragazza è stata catturata in un'operazione militare dei soldati iracheni che hanno liberato la città, ridotta a un cumulo di macerie dopo il passaggio dei terroristi: è stata presa insieme ad altri 20 membri dello Stato islamico, tra cui molte donne che indossavano cinture esplosive. Tra le persone catturate c'erano altre quattro tedesche e donne provenienti dalla Russia, dalla Turchia, dal Canada e dalla Cecenia. Secondo i media locali, Linda lavorava per la polizia dello Stato Islamico.
 

 

La radicalizzazione di Linda risale a più di un anno fa in Germania. La ragazza, che abitava a Pulsnitz, vicino a Dresda, si diceva infelice e aveva iniziato ad avvicinarsi all'Islam, finendo per entrare in contatto con alcuni jihadisti su alcune chat su internet. In poco tempo ha cambiato il suo nome in Mariam, ha iniziato a studiare l'arabo e il Corano, ha cambiato completamente il suo modo di vestire e su Facebook ha iniziato a pubblicare immagini con il velo. «Linda si allontanava giorno dopo giorno da noi - ha racconto Jule, 16 anni, migliore amica della ragazza - Improvvisamente era cambiata dentro e fuori». A far scattare la molla che l'avrebbe condotta fino in Iraq sarebbe stato un ragazzo musulmano conosciuto on line di cui si era follemente innamorata e che, secondo la polizia, l'ha spinta a unirsi al Califfato.

Prima della partenza, Linda aveva falsificato una dichiarazione della madre che le consentiva di ritirare una somma di denaro in banca e aveva comprato un biglietto per Istanbul. Il giorno in cui è scomparsa è uscita da casa dicendo che avrebbe passato una giornata con gli amici, ma non è mai tornata: quando la madre si accorse dell'ammanco in banca, la figlia era già in Turchia. Nella sua stanza non una sola parola d'addio, solo una copia del biglietto per Istanbul nascosto sotto il materasso. «Quando non l'ho vista tornare e ho scoperto dagli amici che non era con loro, ho chiamato immediatamente la polizia - ha detto la madre Catherine - Quando abbiamo ritrovato il biglietto per Istanbul sono rimasta scioccata: prima di allora mia figlia non aveva mai rubato, non mi aveva mai mentito. Sono devastata dal pensiero che qualcuno le abbia fatto il lavaggio del cervello e l'abbia persuasa a lasciare il Paese, nascondendolo alla sua famiglia».

In Germania le autorità, che l'hanno inserita nell'elenco dei sospetti terroristi dopo la sua partenza, stanno esaminando le foto della giovane per confermarne l'identità.
Ma il giornale Die Welt, citando fonti della sicurezza, ha dichiarato che quella ragazza ritrovata tra le rovine di Mosul è Linda. «Ci sono novità che verranno prese in considerazione - ha detto il procuratore Lorenz Haase - Appena arriverà la conferma dell'identificazione, l'inchiesta sarà riaperta».

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