Un pilota giordano della Coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti è stato catturato da jihadisti dello Stato islamico (Isis), nel nord della Siria, dopo che il suo caccia è stato abbattuto da un missile nella regione di Raqqa.
Lo ha annunciato lo stesso Isis ma in nottata il Centcom (Comando centrale a guida Usa), ammettendo che l'F-16 è precipitato, ha affermato che non è stato abbattuto dai jihadisti. Vi sono «prove che dimostrano chiaramente che l'Isis non ha abbattuto l'aereo come rivendica la stessa organizzazione terrorista», afferma un comunicato. Una fonte militare giordana ha dal canto suo confermato di aver perso un velivolo e la cattura del pilota, identificato da documenti di identità prontamente pubblicati dall'Isis sui suoi account Facebook e Twitter.
Il pilota, un tenente, si chiama Muadh al Kassasbe e ha 26 anni.
I raid della coalizione internazionale, benedetta anche da Russia e Iran, sono cominciati in Iraq l'8 agosto, e in Siria il 23 settembre. Non si conoscono al momento le sorti del pilota. In passato l'Isis ha ucciso, anche barbaramente, giornalisti e operatori umanitari - siriani, iracheni e stranieri - caduti in trappola nelle zone controllate dallo Stato islamico.