Isis, l'incubo dei jihadisti è tornato: Abu Azrael in prima linea per la riconquista di Falluja

Isis, l'incubo dei jihadisti è tornato: Abu Azrael in prima linea per la riconquista di Falluja
di Federica Macagnone
2 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Giugno 2016, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 18:52

L'incubo dei jihadisti è tornato in prima linea, pronto a «polverizzare» più combattenti dello Stato islamico possibile. Abu Azrael, il padre dell’angelo della morte, è stato avvistato insieme agli uomini delle truppe irachene che stanno combattendo per la riconquista di Falluja, ex bastione sunnita di Saddam, ancora nelle mani dello Stato islamico. 
 

 


Il "Rambo" della battaglia contro il Califfato è stato filmato mentre avanzava con una mitragliatrice in mano vicino alla città dove si sta giocando la partita contro l'Isis. Ha momentaneamente abbandonato la famosa ascia con la quale spesso si è fatto ritrarre e ha imbracciato le armi pesanti per uccidere i nemici.  Ayyub Faleh al Rubaie, questo il suo vero nome, è diventato famoso tempo fa per quelli che sono stati definiti atteggiamenti da Rambo: fucile d’assalto, ascia, scimitarra o pugnale sempre in mano, ama scendere in prima linea contro il nemico ma allo stesso tempo adora farsi fotografare e riprendere nelle zone di combattimento mentre dà la caccia ai jihadisti o in momenti di relax dopo le battaglie. 

Ironico e sagace, è diventato una vera star sui social dove è venerato come un eroe: i like alla sua pagina Facebook hanno superato quota 57mila, mentre i messaggi di sostegno alla lotta non si contano. E lui ricambia l'affetto dei sostenitori dando loro in pasto qualche selfie in battaglia o in posa.
Sposato, quattro figli, Abu Azrael sostiene di aver combattuto in Siria al fianco del regime e di essere cresciuto militarmente nella fazione irachena di Moqtada al Sadr. «Giuro su Dio che non avrò alcuna pietà per loro - ha detto l'anno scorso a un giornalista dell’Afp - Sono una persona semplice e pacifica. Mi potete vedere quando porto i miei figli a scuola. Ma all’Isis mostro un altro volto». 

Per la sorte di questo personaggio folkloristico e spietato allo stesso tempo, si era temuto a marzo dell'anno scorso. I jihadisti avevano postato su Twitter una foto sostenendo che fosse il cadavere di Abu Azrael. Ma per il padre dell'arcangelo della morte non era giunta la fine. «Mi considero un martire al 100 per cento - ha detto - Sono pronto a morire». Non prima di aver polverizzato altri uomini del Califfato a Falluja.

© RIPRODUZIONE RISERVATA