Usa, iniettava feci nelle flebo del figlio malato di leucemia: arrestata

Un sistema di videosorveglianza ha colto la madre in flagrante
di Rachele Grandinetti
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Martedì 29 Novembre 2016, 19:10 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 14:32
È vero che una madre farebbe qualsiasi cosa pur di salvare un figlio. Peccato che, in questo caso, la paura della malattia abbia varcato la soglia della follia. È successo ad Indianapolis dove una donna di 41 anni ha messo in pericolo la vita del figlio di 15 malato di leucemia. Nell’agosto 2016 il ragazzo è stato dimesso dopo una terapia endovenosa ma gli episodi di diarrea, vomito e febbre che si sono scatenati a casa lo hanno portato ad un ricovero presso il Raily Hospital for Children. Dagli esami del sangue è saltata fuori la presenza di alcuni organismi che solitamente si trovano nelle feci e che avevano generato un’infezione su un corpo già provato dalle cure. I medici hanno immediatamente sospettato una contaminazione, trattandosi di terapie endovenose. Così, i responsabili della struttura hanno deciso di installare un sistema di videosorveglianza nella stanza del piccolo.

Le immagini hanno palato chiaro: la madre, per qualche (ancora) inspiegabile motivo, metteva da parte un sacchetto con le feci del ragazzo per poi iniettarle all’interno della flebo deputata alla terapia. Il personale ha denunciato il caso e Tiffany Alberts è stata condannata all’arresto dalla Corte Suprema di Marion per aver messo consapevolmente in pericolo di vita il figlio malato. Il medico del ragazzo, infatti, ha spiegato che le iniezioni avrebbero potuto farlo morire di choc settico. Interrogata, la Alberts ha dichiarato soltanto che intendeva diluire con acqua la sostanza che, a suo dire, provocava bruciori al figlio. Poi ha confessato che, in realtà, si trattava delle stesse feci del figlio.
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