La vita di Mr Kyle era cambiata una domenica del 2005, quando svegliandosi si ricordò di controllare l'estrazione del Superenalotto avvenuta la sera prima: quella mattina scoprì che la combinazione di sei numeri che giocava da anni si era rivelata vincente, garantendogli un premio di quasi 5,5 milioni di euro. Una cifra che rimetteva in sesto tutti i conti della sua vita e che avrebbe garantito agiatezza e serenità alla moglie Jean e ai figli Gemma e Roy. Una bellissima casa, qualche auto, buoni studi per i ragazzi, una barca per sé per andare a pesca (grande passione della sua vita) e basta: «Non mi serve altro per essere felice» disse all'epoca, quando, andando a festeggiare con gli amici, vinse 500 sterline al gioco, come ulteriore segno di una fortuna che aveva cominciato a baciarlo qualunque cosa facesse. Preso dall'euforia, si ricordò della profezia di una zingara che gli aveva predetto l'incontro con la moglie, la nascita di due figli e una grande vincita al gioco, interpretandola quasi come un segno di invincibilità.
La zingara, però, non aveva previsto, o non aveva voluto dirgli, la seconda parte della storia. Non gli aveva detto che avrebbe cominciato a spendere quotidianamente cifre folli (in certi periodi anche cinquemila sterline al giorno) e a fare investimenti sbagliati finendo per perdere tutto quello che aveva, addirittura indebitarsi e trovarsi nella necessità di vendere la casa. Il tutto nell'arco di quasi tre anni, una festa durata poco più del ballo di Cenerentola: a mezzanotte Pete si è ritrovato nuovamente nella cenere. Dal 2008 non si sa più nulla di lui. Nella sua ex villa di Derriford nell'esclusiva Tavistock Road continuano ad arrivare lettere: e non sono state inviate per chiedergli di provare la scarpetta di cristallo.
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