Inghilterra, un selfie al giorno per uscire dall'incubo: il calvario di Caroline dopo la violenza subita dall'ex

Inghilterra, un selfie al giorno per uscire dall'incubo: il calvario di Caroline dopo la violenza subita dall'ex
di Federica Macagnone
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Domenica 30 Aprile 2017, 20:03 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 15:33

Un selfie al giorno per vedere quelle ferite guarire. Un selfie al giorno per non dimenticare i colpi subiti e quell'amore malato che stava per ucciderla. Un selfie al giorno per guardare al futuro e promettersi che non avrebbe mai permesso a nessuno di ridurla nuovamente in quello stato.
 

 


Caroline Way, 41enne di Axbridge, in Gran Bretagna, adesso, è una donna nuova. Tre anni fa venne picchiata a sangue dal suo ex fidanzato Deke Orriss, 39 anni, geloso dopo la fine della storia. Un attacco brutale che l'aveva lasciata con il volto devastato e ferite nell'anima difficili da ricucire. Eppure Caroline ce l'ha fatta: si è fatta forza guardando tutti i giorni quelle immagini del suo viso che tornava normale e delle ferite che lentamente lasciavano lo spazio a un sorriso. Da quel momento sono passati tre anni, ma solo adesso ha deciso di pubblicare on line le immagini del suo recupero, quel selfie al giorno che l'ha riportata alla vita nella speranza di aiutare altre donne vittime di violenza domestica a reagire, a lasciare alle spalle quegli amori malati in grado solo di infliggere sofferenza.

Caroline ha incontrato Orriss quando aveva 30 anni: un amore folle verso quell'uomo che faceva uso di droghe e che si era convinta di poter cambiare. Ma più passava il tempo e più si rendeva conto che la speranza di renderlo un uomo migliore era del tutto vana. Dopo anni vissuti insieme, così, ha deciso di voltare pagina e lo ha lasciato, permettendo comunque al suo ex di rimanere in casa fino a quando non avesse trovato una nuova sistemazione. Tuttavia bastò poco tempo per capire che la convivenza era impossibile, soprattutto quando la donna decise di frequentare nuove persone. La gelosia di Orriss era diventata insostenibile e, quando un giorno Caroline si rifiutò di mostrargli il cellulare, si scatenò la violenza. «Mi ha buttato a terra, si è seduto sopra di me e ha iniziato a strangolarmi - ha raccontato - Ha iniziato a picchiarmi ripetutamente in faccia. Ha detto che voleva stuprarmi e che mi avrebbe uccisa. Ha afferrato un coltello e mi ha trascinata su per le scale. Mentre salivamo io mi sono guardata a uno specchio e, chissà perché, sono scoppiata a ridere: non mi riconoscevo. Quella mia reazione fuori controllo mi ha salvato la vita: Orriss mi ha guardato ed è scoppiato in lacrime».

Ma quel passo indietro non ha fermato Caroline dal denunciarlo: l'uomo è stato arrestato e condannato a 18 mesi di carcere. E mentre il suo ex fidanzato scontava la pena, è iniziata la lunga fase di riabilitazione di Caroline che ha deciso di scattarsi un selfie al giorno per constatare il recupero. «Vedere le mie ferite fisiche mi ha aiutato a guarire anche quelle mentali. È stato terapeutico - ha detto - Ho deciso di pubblicare queste foto su Facebook sperando di essere d'ispirazione per altre ragazze.
So che queste immagini non sono belle da guardare, ma mi piacerebbe che a nessuna capiti quello che è successo a me. Non voglio che nessuna veda la sua vita stravolta dagli abusi: sto provando a non lasciare che il mio passato detti il mio futuro, ma sembra che alle volte lo faccia ancora. Dunque non lasciatevi stordire da un amore malato». Le immagini di Caroline sono state rapidamente condivise on line centinaia di volte: quel volto tumefatto sta facendo il giro del mondo per dire basta alla violenza sulle donne.

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