Il neo-eletto prende il testimone di Pranab Mukherjee che terminerà il mandato il prossimo 25 luglio. È la seconda volta che viene eletto un presidente tra le fila degli “oppressi”, il primo fu Kocheril Raman Narayanan (dal 1997 al 2002). Massima carica dello Stato, dunque, per Kovind, l’uomo originario di Paraunkh, il villaggio più popolato dell’India, abbastanza sconosciuto a stampa e connazionali. Nessuna mania di protagonismo nella sua carriera politica durante la quale ha sempre portato avanti posizioni moderate. Oggi è presidente ma riveste comunque un ruolo rappresentativo con poteri cerimoniali. L’esecutivo, infatti, è nelle mani del Primo Ministro.
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