India, violentata a 13 anni va in ospedale per abortire all'ottavo mese: ma i medici fanno nascere il bambino

India, violentata a 13 anni va in ospedale per abortire all'ottavo mese: ma i medici fanno nascere il bambino
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Venerdì 8 Settembre 2017, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 23:14
A 13 anni in sala operatoria per un aborto all'ottavo mese, ma il bambino nasce. La ragazzina, violentata da un collega del padre e rimasta incinta, aveva ottenuto giorni fa dalla Corte Suprema l'autorizzazione ad abortire alla 32/a settimana, ha invece messo al mondo oggi a Mumbai un neonato di 1,7 chili che ora è in rianimazione. Lo rivela il portale di notizie OneIndia.

La bambina, di cui non è stata rivelata l'identità, era ricoverata da ieri nell'ospedale Sir JJ di Mumbai per i test clinici preliminari all'aborto ed oggi è entrata in sala operatoria dove però l'equipe composta da chirurghi e pediatri durante l'intervento ha stabilito che l'aborto avrebbe messo in pericolo anche la vita della madre preferendo quindi estrarre il nascituro vivo con un parto cesareo. Non si conoscono per il momento le reazioni dei famigliari della bambina madre suo malgrado, ma secondo legge se il bambino sopravviverà e sarà rifiutato, verrà consegnato ad un istituto statale. 
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