Visita di Hollande alla casa bianca, incertezza sulla presenza della première dame

Visita di Hollande alla casa bianca, incertezza sulla presenza della première dame
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Giovedì 16 Gennaio 2014, 15:05 - Ultimo aggiornamento: 15:36
Senz'altro l'assenza di una premire dame in una visita di Stato, per quanto importante come quella del presidente francese Francois Hollande negli Stati Uniti, non cambia nulla - come ha ribadito la Casa Bianca - a livello di intese e di colloqui strategici che i due capi di Stato avranno il prossimo 11 febbraio, nello studio Ovale. Tuttavia, benchè la Casa Bianca abbia cercato di gettare acqua sul fuoco minimizzando la portata della probabile assenza di Valerie Trierweiler al fianco di Hollande, molti «insider» del Palazzo hanno invece rivelato - stando a quanto riferisce il New York Times - che l' «affaire», oltre alle prevedibili polemiche, starebbe causando «un grosso mal di testa» agli addetti del protocollo presidenziale Usa.



Nell'ordine protocollare la visita di un capo di Stato è quella di più alto livello e la forma, in questi casi, conta, e non solo per l'organizzazione della cena di gala o, più banalmente, per la disposizione nelle foto ufficiali. L'Ambasciata francese di Washington, intanto, fa sapere via email che il lavoro preparatorio alla bilaterale procede, ma non fornisce alcun dettaglio sul programma della trasferta che «sarà distribuito ai media della Capitale non appena finalizzato». Certo è che le critiche e l'ilarità suscitate dal caso Hollande-Gayet, da questa parte dell'Atlantico, non stanno costruendo il clima ideale all'arrivo dello Chef d'Etat.



L'ultima visita di Stato francese risale al 1996, quando l'allora Presidente Jacques Chirac si recò da Bill Clinton. Le divisioni politiche fra gli Usa e la Francia (all'epoca l'alleato occidentale più difficile) non mancarono. Eppure oggi molti media americani, di quella visita, sembrano maliziosamente ricordare solo «lo stile colloquiale»(troppo) e il «fare seducente» dello statista gollista peraltro noto come «tombeur de femmes». Il telegiornale di Cbs ha ribattezzato Hollande «le bon vivant» di Francia mentre Cnn come l'autorevole Washington Post si chiedono se lo scandalo darà modo al Presidente francese di parlare anche di economia.



I commentatori americani arricciano il naso anche rispetto alla «difesa d'ufficio» dell'establishment rispetto la vita privata del Prèsident de la Rèpublique e alla «deferenza» mostrata dai giornalisti francesi. Non a caso, questi ultimi hanno stranamente disertato, ieri, anche l'appuntamento del Direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, con la stampa al National Press Club di Washington. Previsto un suo intervento in tema di economia globale, ma in tanti in sala avrebbero voluto avere una sua reazione sulla «liason», memori peraltro del fatto che la stessa Lagarde arrivò nel 2011 alla direzione del Fmi, sulla scia dello scandalo a sfondo sessuale che travolse Dominique Strauss Khan, già direttore del Fmi e candidato in pectore alla corsa per l'Eliseo del 2012. Niente da fare perchè solo le domande pre-selezionate hanno avuto diritto a risposta. E alla fine dell'evento, dopo le foto di rito, l'ex ministro francese si è dileguato velocemente, schivando con abilità chi ha tentato di avvicinarla su questo argomento.
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