Guerra all'Isis, è una tedesca la prima donna occidentale a morire a fianco dei curdi

Guerra all'Isis, è una tedesca la prima donna occidentale a morire a fianco dei curdi
di Federica Macagnone
2 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Marzo 2015, 14:38 - Ultimo aggiornamento: 15:52
È la prima donna e la terza persona occidentale a morire per combattere in prima linea l'avanzata dello Stato Islamico: una tedesca di 19 anni è stata uccisa domenica nel nordest della Siria in uno scontro a fuoco tra le forze curde dell'Ypg e i militanti dello Stato Islamico.



Secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, la ragazza è morta combattendo nelle vicinanze di Tal Tamir, villaggio cristiano assiro nella provincia di al-Hasaka. Alcuni siti curdi riferiscono che la vittima si chiamava Ivana Hoffman, era nata in Germania da una famiglia di origine africana e faceva parte del Partito comunista marxista-leninista (Pcml) turco, in stretto rapporto con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) e con le forze curde dell'Ypg. A confermarne la morte è stato lo stesso Pcml che invia regolarmente volontari in Siria per combattere al fianco delle milizie Ypg. La donna, conosciuta anche con il nome di battaglia turco di Avasin Tekosin Gunes, combatteva da sei mesi contro lo Stato islamico nella provincia di Al Hasakah.



Le donne occupano un posto importante sul piano militare all'interno delle forze curde. Rappresentano il 35% dell'Ypg, che conta circa 7.000 combattenti, e ricevono lo stesso addestramento dei loro commilitoni maschi.



L'area dove la 19enne ha perso la vita è stata oggetto di violenti combattimenti nelle ultime settimane dopo che i terroristi dell'Isis hanno rapito più di 200 cristiani assiri dai villaggi lungo il fiume Khabur. Negli scontri che da domenica mattina si sono accesi per difendere il villaggio di Tal Tamir dal tentativo di invasione dei jihadisti, sono rimaste vittime almeno 40 persone tra terroristi e curdi.



Erano finora due i combattenti stranieri morti nella guerra all'Isis: l'australiano Ashley Joniston e il britannico Konstandinos Erik Scurfield, ex membro dei Royal Marines.