Gran Bretagna, 11enne violenta compagno di scuola di 9 anni almeno 15 volte: è il più giovane stupratore inglese

Gran Bretagna, 11enne violenta compagno di scuola di 9 anni almeno 15 volte: è il più giovane stupratore inglese
di Federica Macagnone
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Martedì 27 Settembre 2016, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 13:19
Ha undici anni ed è considerato il più giovane imputato per reati sessuali della Gran Bretagna. La storia arriva da Blackpool, città che si affaccia sul mare d'Irlanda, nella contea inglese del Lancashire.

Il 29 maggio l'imputato, la cui identità non può essere rivelata, stava giocando nella stanza di un compagno di scuola di 9 anni quando la madre ha cominciato a sentire degli strani rumori provenienti dal "baby monitor". Quando la donna ha aperto la porta si è trovata davanti una scena sconvolgente: suo figlio era steso sul pavimento e il suo amico lo stava violentando. «Mi dispiace, non so perché lo sto facendo» avrebbe detto il piccolo aggressore una volta colto in flagrante. Chiamata immediatamente la polizia, la vittima ha raccontato di essere stato stuprato ogni volta che avevano giocato insieme, per un ammontare di almeno 15 violenze. Gli era stato intimato di non dire nulla e di tenere nascosto il loro segreto.

L'aggressore non era nuovo a queste esperienze: secondo gli agenti, già in passato aveva molestato sessualmente un bimbo di 7 anni e un coetaneo disabile tra l'aprile dello scorso anno e il mese scorso. Una volta portato in centrale, il piccolo stupratore ha confessato ed è finito davanti ai giudici del tribunale di Blackpool. «È un soggetto ad alto rischio – ha detto il procuratore Kerry Grievela – La corte si dovrebbe pronunciare in maniera favorevole alla detenzione».

Brett Chappell, l'avvocatore difensore, ha descritto il caso come tragico e ha detto che alcuni anni fa l'imputato era stato a sua volta vittima di abusi sessuali: «Si è dichiarato immediatamente colpevole e ha mostrato vergogna e rimorso per quello che ha fatto. Ha bisogno di aiuto per i suoi problemi e deve lavorare per superarli». Adesso la parola passa ai giudici: a breve decideranno sulle sorti del piccolo violentatore. 
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