Gran Bretagna: cane abbaia e salva padrona colpita da infarto

Joanna Mellor e il cane Leo (itv.com)
di Giacomo Perra
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Venerdì 13 Marzo 2015, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 14 Marzo, 12:27
di Giacomo Perra



Chi trova un amico, - si dice - trova un tesoro. E poco importa che, invece di due gambe, abbia quattro zampe. Nessun problema davvero; semmai, anzi, è addirittura meglio. Ne sa qualcosa Joanna Mellor, 24enne di Ilkeston, Gran Bretagna, che senza l’aiuto del suo cane non sarebbe qui ora a raccontare la sua storia. Leo, labrador nero di cinque anni, per fortuna era con lei anche l’altra notte e ha evitato che la ragazza morisse a causa di un arresto cardiaco.



Il fatto è accaduto nella casa dove Joanna vive col fidanzato Andrew Rayment. La giovane dormiva nel letto insieme al ragazzo quando, ad un tratto, si è sentita male. Nonostante i lamenti, purtroppo per lei, il giovane non si è accorto di nulla e, allora, a salvare Joanna ha dovuto pensare l’eroico Leo: avvertito il disagio della sua padrona, l’animale ha cominciato ad abbaiare così forte da riuscire a svegliare Andrew.



In men che non si dica, Rayment si è precipitato al telefono e, digitato il numero del pronto soccorso, ha sollecitato l’arrivo di un’ambulanza. “Pensavo che Joanna stesse facendo un brutto sogno - ha spiegato ai media locali il ragazzo parlando degli attimi precedenti la chiamata -. Guardavo la sua faccia e la vedevo diventare bianca mentre le sue labbra erano blu; in quel momento ho capito che stava accadendo qualcosa di grave”.



Condotta in ospedale e sottoposta alle cure del caso, Joanna è riuscita a riprendersi non senza spavento per i suoi cari: per tornare a pulsare, infatti, il suo cuore ha dovuto aspettare trenta lunghissimi minuti. Per il medico che l’ha soccorsa la sua completa guarigione ha quasi del miracoloso: “Faccio questo lavoro da 14 anni e non ho mai visto niente di simile. Quando le persone vanno in arresto cardiaco molto spesso subiscono danni neurologici. Non recuperano mai al cento per cento”.



Tutto è bene quel che finisce bene, insomma, e adesso la ragazza può ringraziare i suoi due salvatori: “Devo la mia vita al mio cane e al mio ragazzo”. Più al cane, ad essere sinceri.