All’andata a Hideto, che è a capo del Japan Accessible Tourist Center, una organizzazione no profit che cataloga i luoghi accessibili a disabili in Giappone, era stata concessa la possibilità di farsi aiutare da alcuni amici che lo aveva portato a spalla fino in cima. Possibilità che, invece, durante l'imbarco al ritorno gli era stata negata per “motivi di sicurezza”: e così l'uomo è dovuto strisciare su per 17 gradini facendosi forza solo con le braccia. «Non volevano nemmeno che mi trascinassi - ha raccontato Hideto sul suo blog dopo aver denunciato il fatto al Ministero dei trasporti - Ho dovuto ignorarli e continuare a muovermi se volevo tornare a Osaka. Non ho mai pensato che sarei stato rifiutato da una compagnia aerea solo per il fatto che non so camminare. Questa è una violazione dei diritti umani».
Il caso ha scatenato un'ondata di indignazione tanto da costringere la Vanilla Air, low cost della All Nippon Airways, a scuse pubbliche e provvedimenti immediati. «Ci scusiamo per questa spiacevole esperienza - ha detto il portavoce compagnia, Akihiro Ishikawa - Stiamo prendendo misure per migliorare il nostro servizio».
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