L'episodio giunge in una settimana contrassegnata dal ripetersi di attacchi di giovani palestinesi, per lo più in Cisgiordania e a Gerusalemme, cinque in 3 giorni. Lo stesso premier Benyamin Netanyahu nella riunione di governo a Gerusalemme ha detto che alla vigilia delle imminenti feste ebraiche «la soglia del rischio si è elevata». «Le forze di sicurezza - ha aggiunto - sono in allarme maggiore e le incontrerò in modo da assicurarmi che siano pronte a difendere il nostro popolo in questo sensibile periodo».
L'esercito, dopo i due tentati accoltellamenti di Hebron, ha già aumentato le forze sul campo inviando un altro battaglione a presidiare la zona. Ma Netanyahu ha parlato anche della situazione sulle Alture del Golan dopo i numerosi colpi di mortaio dalla Siria. «I nostri occhi - ha ammonito - sono rivolti al nord. Non consentiremo che lì si apra un fronte addizionale contro Israele».
Ieri per la prima volta il sistema antimissili Iron Dome è intervenuto nella zona abbattendo due missili che sarebbero potuti cadere nelle comunità israeliane.
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