«Il traffico nelle strade che costeggiano l'Isar è pazzesco e non è assolutamente divertente doverlo affrontare - racconta Benjamin - Nuotando non solo arrivo al lavoro più velocemente, ma anche molto più rilassato. Le persone mi guardano dai ponti e ridono oppure urlano chiedendomi cosa faccio: eppure non dovrebbe sembrare strano, visto che il fiume è stato utilizzato per 150 anni come via d'acqua. Io sto solo cercando di riportarlo a quella funzione».
Benjamin, alla cui storia Time ha dedicato un servizio e la Bbc un breve documentario, fornisce sulla sua pagina Facebook dettagli e consigli su come poterlo imitare: i luoghi più accessibili dell’Isar per scendere e risalire, i trucchi per non stancarsi, le zone in cui la corrente consente di lasciarsi andare senza nuotare.
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