«Avverto il Papa di non ripetere questo errore, e lo condanno» ha affermato Erdogan, citato da Hurriyet online. «Quando dirigenti politici, religiosi, assumono il compito degli storici, ne deriva delirio, non fatti», ha aggiunto, affermando che è compito degli storici far luce su ciò che è realmente avvenuto nel 1915.
Dopo la recente visita di Francesco in Turchia «pensavo che fosse un politico diverso» ma le sue parole, ha detto ancora il leader turco, «mostrano una mentalità diversa da quella di un leader religioso».
Con Francesco si schiera però il presidente americano Barack Obama. «Il presidente e altri alti esponenti dell'amministrazione hanno più volte riconosciuto come un fatto storico che 1,5 milioni di armeni furono massacrati negli ultimi giorni dell'impero ottomano e che un pieno, franco e giusto riconoscimento dei fatti è nell'interesse di tutti», ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato Usa Marie Harf.
«È nell'interesse della Turchia, dell'Armenia e dell'America», ha detto Harf, aggiungendo che in maniera più ampia «uno dei principi che ha guidato il lavoro dell'amministrazione in questo campo e nella prevenzione delle atrocità è che le nazioni sono più forti e progrediscono riconoscendo e tenendo conto degli elementi dolorosi del loro passato».