La Francia scende in piazza contro Macron. Migliaia di persone hanno aderito oggi alla giornata di mobilitazione del pubblico impiego contro le riforme del presidente francese. A Parigi i manifestanti sono stati 45mila secondo la sigla sindacale Cgt, 26mila secondo la questura. Su scala nazionale il sindacato parla di 450mila persone in piazza, mentre per il ministero dell'Interno i manifestanti erano 209mila.
Alla mobilitazione di oggi, che si pone l'obiettivo di difendere il potere d'acquisto dei dipendenti pubblici, hanno aderito otto sindacati. Lo sciopero nazionale è stato proclamato dopo che già nei giorni scorsi migliaia di persone erano scese in piazza contro la riforma del lavoro di Macron. A Parigi otto persone sono state fermate a causa di alcuni scontri a margine del corteo partito alle 14 da Place de la République, durante il quale è stata danneggiata un'agenzia bancaria.
Il numero delle adesioni allo sciopero, al di là delle persone scese in piazza, è invece nell'ordine dei milioni di persone: scuole chiuse, comunicazioni ferroviarie paralizzate e un terzo dei voli cancellati.
Nei piani del governo, 120mila posti di lavoro nel settore pubblico dovranno essere tagliati nei prossimi 5 anni. Per i sindacati, che rappresentano 5,4 milioni di dipendenti pubblici, l'alta adesione allo sciopero è un messaggio di «profondo scontento» per le politiche di Macron.