Francia, Cazeneuve è il nuovo primo ministro dopo le dimissioni di Valls

Francia, Cazeneuve è il nuovo primo ministro dopo le dimissioni di Valls
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Martedì 6 Dicembre 2016, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 13:02
Bernard Cazeneuve, ministro dell'Interno francese, è il nuovo primo ministro. Sostituisce il dimissionario Manuel Valls, candidato alle primarie socialiste. Lo si è appreso all'Eliseo.

 Cazeneuve, ministro in prima linea in questi anni di lotta al terrorismo in Francia, era la prima scelta di Francois Hollande per sostituire Valls. Rimanevano alcune riserve sullo stato d'emergenza in vigore in Francia e finora gestito in prima persona da Cazeneuve. Avvocato di formazione, non troppo di sinistra, Cazeneuve aveva annunciato la sua volontà di tornare alla sua professione dopo la fine dell'esperienza con il governo. Hollande era intenzionato a lasciargli l'interim dell'Interno, ma da quando si apprende all'Eliseo «in giornata sarà nominato un nuovo ministro e sarà effettuato un rimpasto di governo».

Nel novembre 2015, quando la Francia viene colpita da un'ondata di attentati senza precedenti, Cazeneuve diventa l'uomo «che rassicura il presidente», scrive 'Les Echos': perché messi davanti a durissime prove, i due sviluppano una relazione forte, tanto che il ministro «dà del tu a Hollande mentre dà del voi a Laurent Fabius, di cui eppure è stato uno dei luogotenenti». A «sedurre» Hollande, scrive la stessa fonte, «è la sua capacità di controllo, il suo humour, i suoi toni, la sua autoironia e il suo modo di essere». La ricetta Cazeneuve, secondo l'ex premier Jean-Marc Ayrault, è quella «del costante autocontrollo». «Può apparire distante, ma non è mai freddo. Si è dotato di un carapace. Si protegge».

 Entrato al governo come ministro degli Affari Europei, poi del Bilancio, è l'uomo delle sfide. Descritto allora dall'Huffington Post come «avvocato affabile dal viso tondo» e «dalle formule precise», prende in mano il ministero del Bilancio fino allora in mano a Jérôme Cahuzac e successivamente si installa Place Beauveau, al ministero dell'Interno, dopo il passaggio di due ministri super-mediatici e presenti, Nicolas Sarkozy (2002-2004 poi 2005-2007) e Manuel Valls (2012-2014). E lui non è né l'uno né l'altro, sottolineano gli analisti francesi. Dal gennaio 2015 e gli attentati a Charlie Hebdo, l'Hyper Cacher e gli attacchi del 13 novembre, è presente giorno e notte: davanti al Bataclan, poi a Saint-Denis durante il blitz delle forze dell'ordine, con l'espressione grave, per salutare la memoria delle vittime, cercare di confortare le loro famiglie, rendere conto del bilancio delle attività dei suoi uomini, sottolineando il loro impegno e il loro lavoro, parlando sempre con tono monocorde, stando attento sempre a pesare le parole malgrado lo stress e le notti insonni.

Bernard Cazeneuve non è uomo frenetico, né aggressivo.
Incute rispetto, perché conosce i temi che gli sono affidati, perché è solido, si legge sulla stampa francese. È un perfezionista, tanto nel lavoro, quanto nella cura della sua immagine. Nella primavera 2014, quando Valls lascia Beauveau per Matignon, è ministro del Bilancio. Viene messo all'Interno senza essere grande conoscitore delle cose di polizia, eppure, molto rapidamente eclissa il suo predecessore. Eppure - sottolinea sul sito RTL - non era semplice succedere all'Interno a un Manuel Valls che lì aveva costruito, come Sarkozy prima di lui, gran parte della sua popolarità. «Valls incarnava l'autorità attraverso l'energia. Cazeneuve aggiunge una forza tranquilla». Cazeneuve non fa strategie o piani di carriera, spesso dice di poter smettere in qualunque momento di far politica per dedicarsi alle sue rose. Odia l'esibizionismo, sembra quasi lontano dalla politica, quando in verità è entrato in questo mondo molto tempo fa: da radicale di sinistra, all'inizio, a uomo vicino a Laurent Fabius, all'inizio degli anni Novanta, quando fa i suoi primi passi nei corridoi del potere ed entra a far parte dei gabinetti ministeriali, nei governi Cresson e Bérégovoy. Nato a Senlis nel 1963, studi di Scienze politiche a Bordeaux, diventa sindaco di Octeville nel 1995, poi entra nell'Assemblea. A 38 anni è sindaco di Cherbourg.
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