Filippine, tempesta tropicale uccide 200 persone. Decine di migliaia gli sfollati

Filippine, tempesta tropicale uccide 200 persone. Decine di migliaia gli sfollati
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Sabato 23 Dicembre 2017, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 12:18
La Filippine sono in ginocchio dopo il passaggio della tempesta tropicale Tembim che si è abbattuta nell'isola di Mindanao nel sud del Paese. Le stime provvisorie parlano 200 morti e decine di dispersi. E il bilancio potrebbe ancora aumentare. Scene infernali si sono presentate davanti agli occhi dei soccorritori: case invase dal fango, edifici abbattuti, blackout nelle telecomunicazione, oltre al dolore dei sopravvissuti.

Secondo le autorità i morti accertati sono adesso 200, travolti dal fango e dalle alluvioni. Squadre di salvataggio sono al lavoro alla ricerca dei dispersi stimato in 150. Circa 70mila gli sfollati. 

La polizia filippina ha precisato che 135 persone sono morte e 72 sono date per disperse a nord di Mindanao, altre 47 persone hanno perso la vita e 72 sono disperse nella penisola di Zamboanga, mentre nella provincia di Lanao del Sur i morti sono 18. Tra le aree più colpite il villaggio di Dalama in montagna.

La tempesta tropicale Tembin, che nelle Filippine viene chiamata Vinta, si è spostata ora a sud delle isole Spratly e si sta dirigendo verso il sud del Vietnam, aumentando di potenza con venti che soffiano fino a 120 chilometri. Dovrebbe poi lasciare finalmente l'arcipelago nel giorno di Natale. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, rattristato per le vittime, ha annunciato che l'Onu è pronto a fornire aiuti. In giornata è atteso sulle zone colpite dalla tempesta il presidente Rodrigo Duterte.

Si lotta contro il tempo per cercare il maggior numero di persone ancora in vita. Al lavoro squadre di polizia, soldati, volontari e responsabili della Protezione civile che scavano nel fango. Le «inondazioni sono venute giù dalla montagna velocemente e hanno spazzato via persone e case», ha raccontato Bong Edding, sindaco di Sibuco, della provincia di Zamboanga del Norte, all'Ap. «È davvero triste perché il Natale è alle porte e quello che è accaduto è fuori dal nostro controllo». Il sindaco ha poi puntato il dito sul disboscamento che da anni investe le montagne vicino al villaggio di pescatori di Anungan, dove sono in corso le ricerche di una trentina di dispersi.

Ma ad essere maggiormente colpite sono le due città di Tubod e Piagapo dove una decina di case sono state travolte dai massi. La tempesta, con venti fino a 80km orari, ha attraversato l'isola di Mindanao e 

Migliaia di persone sono state scortate nei ripari di emergenza, mentre i collegamenti marittimi e aerei sono stati
cancellati a causa del mare in tempesta e dei forti venti.

Preoccupato Andrew Morris, dell'Unicef, che ha chiesto il ripristino immediato dell'acqua potabile ricordando che la popolazione della regione ha già rischiato in passato di contrarre malattie, in particolare i bambini. «La provincia di Lanao del Sur è la più povera delle Filippine e negli ultimi sette mesi si sono registrati circa 350mila sfollati a causa dei combattimenti», ha detto alla Bbc. «Adesso la priorità è verificare la situazione» umanitaria. Rassicurazioni sono giunte dal portavoce del presidente delle Filippine, Harry Roque Jr. che ha precisato che generi alimentari e altri aiuti sono già stati distribuiti alle comunità locali.

Il disastro causato dal passaggio di Tembim è solo l'ultimo in ordine di tempo che si è abbattuto sulle Filippine, Paese che ogni anno viene scosso da almeno una ventina di tifoni. Solo una settimana fa le isole centrali erano state colpite dalla tempesta tropicale Kai-Tak con un bilancio di oltre 50 morti, 31 dispersi e 10mila abitazioni danneggiate. La regione inoltre si sta ancora riprendendo dal tifone Haiyan che nel 2013 ha mietuto oltre 5.000 persone e investito milioni di persone. 

 
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