Ferguson, spari alla manifestazione in memoria di Michael Brown: un ferito grave

Ferguson, spari alla manifestazione in memoria di Michael Brown: un ferito grave
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Lunedì 10 Agosto 2015, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 22:01
Durante la manifestazione di Ferguson, in Missouri, in ricordo di Michael Brown, il giovane afroamericano ucciso un anno fa da un poliziotto bianco, un uomo ha aperto il fuoco contro la polizia ed è stato ferito gravemente dai colpi sparati dagli agenti.



L'uomo che ha aperto il fuoco è ricoverato in condizioni critiche dopo essere stato ferito dagli agenti che a loro volta hanno risposto al fuoco. Lo ha detto il capo della polizia locale in una conferenza stampa.



A sparare è sarebbe stato un 18enne, Tyrone Harris jr., amico di Michael Brown. Lo riferisce il giornale locale St. Louis Post-Dispatch, secondo cui Harris è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa delle ferite riportate.



Il capo della polizia di Ferguson, Jon Belmar, ha detto che agenti in borghese stavano già seguendo l'uomo prima che sparasse perché sospettavano che fosse armato. L'uomo si è avvicinato agli agenti, quattro in tutto, che si trovavano in un furgone civetta della polizia, e ha aperto il fuoco. Gli agenti hanno risposto dall'interno del veicolo e poi hanno inseguito l'uomo a piedi che ha sparato di nuovo: a quel punto i quattro poliziotti hanno aperto di nuovo il fuoco colpendo il 18enne, che è stato poi arrestato e trasportato in ospedale.



Ieri nella cittadina del Missouri, vicino a St. Louis, in centinaia sono scesi in piazza per ricordare il ragazzo ucciso dalla polizia con un minuto di silenzio e una messa. Alcune proteste si sono però verificate nella nottata di sabato, quando alcuni manifestanti davanti al Dipartimento di Polizia hanno mostrato una testa di maiale con inciso il nome del poliziotto che ha ucciso Brown.



A New York la manifestazione è stata a Brooklyn: "Black Lives Matter" e "Stop Killing Black People" (Basta uccidere neri) sono fra gli striscioni portati avanti dai manifestanti.



«A un anno da Ferguson resta ancora molto da fare sul tema del razzismo e per assicurare che tutti gli americani si sentano al sicuro nelle loro comunità», afferma Hillary Clinton, candidata democratica alla Casa Bianca.



Il caso Ferguson ha riaperto la ferita razziale negli Stati Uniti, e il dibattito sul rapporto difficile fra la polizia e le minoranze, soprattutto gli afroamericani. I dati lasciano pochi dubbi: dall'inizio dell'anno - riporta il Washington Post - 24 afroamericani sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco della polizia, uno ogni nove giorni. Per un nero - anche se disarmato - le probabilità di morire per mano della polizia sono sette volte più alte rispetto a un bianco.



A un anno dall'uccisione di Michael Brown, l'uso eccessivo della forza da parte della polizia contro le minoranze è riemerso con il caso di Christian Taylor in Texas: anche questo ragazzo di 19 anni è

stato ucciso da un agente. Le indagini per accertare la dinamica dei fatti sono già in corso con la collaborazione dell'Fbi.