Fattore rosa/ Perché Le Pen non sfonda fra le elettrici

di Maria Latella
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Martedì 25 Aprile 2017, 00:08
Effetto Brigitte? Quelli che non li amano li vedono come Claire e Francis Underwood, una coppia di potere che ripropone “House of cards” in chiave francese. 
Eppure Brigitte Trognoux potrebbe essere una delle carte vincenti di Emmanuel Macron e una delle possibili spiegazioni del suo successo elettorale. Soprattutto tra le elettrici. Su un campione di cento donne intervistate per un ampio studio appena sfornato da Ifop per Paris Match, CNews e Sud radio, 23 hanno votato Macron e 21 Le Pen. 
I freddi numeri certificano che proprio le coetanee di Brigitte Macron, 64 anni contro i 39 del marito, si fidano, come lei, del candidato di “En Marche”. Ventisette ultrasessantacinquenni su cento hanno scelto il giovane candidato di Amiens, mentre solo 14 su cento intervistate hanno votato Marine Le Pen. 

Divise quasi a metà tra “En Marche” e “Front National” sono invece le elettrici nella fascia di età fra i 35 e i 64 anni: 22 su cento hanno votato Macron, 23 su cento per Marine Le Pen. Piccola ma sorprendente la risalita della Le Pen sulle elettrici più giovani, quelle con meno di 35 anni. Qui la leader del “Front National” vince su Macron 25 a 22. Sorprendente, si dirà, perché il fondatore di “En Marche” è stato finora presentato come il candidato più seguito dai giovani. In realtà la popolarità di Marine Le Pen tra le Millennial potrebbe trovare una spiegazione convincente se si esamina la voce “statut professionel”: venti disoccupati su cento dicono di aver votato Le Pen. Solo quattordici Emmanuel Macron.
Stesse percentuali tra i non diplomati: trentuno su cento hanno votato Le Pen. Diciassette su cento Macron. Perché Marine Le Pen sembra fare breccia a fatica nell’elettorato femminile? Perché con lei non scatta quell’istinto di comunità che invece, sia pure in misura inferiore alle attese, ha funzionato con Hillary Clinton? 
Di anno in anno Marine Le Pen ha cercato di rafforzare la presa sulle elettrici, migliorando anche sensibilmente i risultati: nel 2012, per dire, l’hanno votata trenta donne su cento, diciassette in più rispetto alle elettrici che nel 2007 avevano scelto il “Front National”.

Negli ultimi mesi di campagna elettorale, poi, la figlia di Jean Marie ce l’ha messa tutta per dare di sé un’immagine certo mai femminista ma, diciamo, più attenta al mondo femminile. Citazioni di Simone de Beauvoir, citazioni di Elisabeth Badinter, la filosofa e femminista molto controcorrente che di recente si era anche schierata contro “la caccia all’uomo” scattata per il candidato de Les Republicains, Fillon. Niente da fare. Macron batte Le Pen 23 a 21 pure sul voto femminile. «Perché è carino», vorrebbero dire (ma non possono) le milf che non mancano mai alle sue convention. «Votano Macron perché lui ha davvero messo le donne tra i primi punti del suo programma - taglia corto Laurence Heims, portavoce di “En Marche” - Alle legislative darà grande spazio alle candidate. Le donne capiscono che non le vuole usare, che ci crede davvero».

Mercedes Erra, la donna più potente della pubblicità francese e forse europea, presidente di Betc, la più grande agenzia d’Europa, vede almeno tre ragioni per cui le elettrici hanno preferito Macron: «La prima: le donne sono in generale più progressiste. Ed è difficile votare Marine Le Pen se ti senti progressista e, come me, molto filo europea. La seconda: mi manca molto un potere che riconosca la parità tra uomo e donna, ma non credo all’obbligo di votare una donna solo perché è donna. Mi spaventava l’idea di una Francia che si chiude al mondo. Terzo: Macron rappresenta l’esatto contrario dei Trump e dei Putin, i “ macho” dalla virilità esibita. Emmanuel Macron è più raffinato della pura autorità. Alle donne questo piace, sono stanche di uomini aggressivi, che mettono ansia». 
Conta, in tutto questo, anche Brigitte? «Certo che conta - conferma la presidente di Betc - Alle coetanee, e non solo, piace un uomo politico capace di apprezzare una donna matura mentre tutti gli altri corrono dietro alle ventenni. Fillon offriva l’immagine di una coppia antica già nel nome della moglie, la donna che sta a casa e aspetta. Brigitte Macron è indipendente, con una storia coraggiosa».
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