NEW YORK - «Sarà la peggiore tempesta di neve della storia di New York» Dalla sera di domenica quando è stato pronunciato in televisione, il monito del sindaco de Blasio ha messo la città in stato di fibrillazione.
Svegliandosi questa mattina, però, gli abitanti di New York City hanno potuto vedere dalle finestre delle loro abitazioni una città fantasma, ricoperta da uno strato di diversi centimetri di neve e con le strade pressochè deserte. Ma hanno anche tirato un sospiro di sollievo, la nevicata "storica" annunciata dai meteorologi non c'è stata e il divieto di circolazione a tutte le auto private imposto alle 23:00 della notte scorsa è stato revocato alle 7:30.
In altre zone della costa Est del Paese e nel New England l'allerta rimane però comunque alta, altre nevicate sono attese nelle prossime ore, in particolare in Connecticut, Rhode Island, Maine e Massachusetts, dove molte migliaia di persone sono anche rimaste senza elettricità.
L'allerta. Ieri sera, nel giro di poche ore le file di fronte ai negozi di alimentari si erano allungate sui marciapiedi e intorno ai palazzi, con gli scaffali semivuoti, e infine saccheggiati in poche ore alla riapertura ieri mattina.
Il sindaco di New York. «Abbiamo schivato un proiettile»: così Bill de Blasio sulla mancata tempesta del secolo che avevano previsto i metereologi americani. «Il peggio della bufera è superato, e chiaramente questa è una benedizione», ha aggiunto il primo cittadino della Grande mela spiegando che dopo il 'coprifuocò la situazione in città sta gradualmente tornando alla normalità. In particolare de Blasio ha annunciato come le strade sono oramai state riaperte così come i parchi. E le scuole riprenderanno la loro normale attività così come gli uffici pubblici. Ripartito il servizio della metropolitana e quello degli autobus, anche se a regime ridotto.