Londra al voto per il nuovo sindaco: Khan avanti di 10 punti, Labour evita pesante sconfitta

Sadiq Khan e la moglie Saadiya Khan
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Giovedì 5 Maggio 2016, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 17:17
Sadiq Khan con il vento in poppa: secondo un conteggio di metà delle schede nell'elezione per il sindaco di Londra citato dal blog della Bbc, il candidato laburista d'origine pachistana e musulmana è accreditato d'un vantaggio di 10 punti percentuali sul rivale conservatore Zac Goldsmith, figlio del finanziere sir James Goldsmith e della aristocratica angloirlandese lady Annabel Vane-Tempest-Stewart, per decenni regina dei salotti e della vita notturna londinese.

Il partito laburista di Jeremy Corbyn sembra così aver evitato la pesante sconfitta elettorale che era stata prevista nelle elezioni amministrative che si sono svolte ieri in Gran Bretagna. Il Labour infatti ha mantenuto il controllo di importanti consigli cittadini, ma incassa un risultato negativo in Scozia dove diventa il terzo partito, con i Tory che lo sorpassa in seconda posizione, con il Partito nazionalista scozzese in testa. I Lib Dems anche guadagnano terreno in Scozia, mentre l'Ukip, la formazione euroscettica di Nigel Farage, ha avuto buoni risultati e spera di conquistare seggi in Galles. Ma gli occhi di tutti durante lo spoglio ancora in corso sono rivolti a Londra, dove il laburista Sadiq Khan viene dato in dirittura d'arrivo per diventare il primo sindaco musulmano della capitale britannica.

Secondo il rilevamento finale pubblicato dal London Evening Standard, Khan avrebbe ottenuto il 43% delle prime preferenze, mentre il candidato tories Zac Goldsmith il 32%. Se si guarda alle seconde preferenze - che vengono prese in considerazione se nessun candidato raggiunge al primo spoglio il 50% - Khan arriva al 57% contro il 43% dell'avversario. «Sarò il sindaco di tutti i londinesi», ha twittato l'avvocato per i diritti umani ieri dopo aver votato. I risultati dello spoglio a Londra non saranno annunciati prima di questa sera.

In media i laburisti hanno perso circa il 6% rispetto alle amministrative 2012, ma secondo le analisi della Bbc se i risultati vengono proiettati a livello nazionale, il partito di Corbyn guadagna un 4% che invece perdono i Tories. Anche un agguerrito avversario interno al leader laburista che ha voluto riportare il partito a sinistra, come il deputato John Mann ha dovuto ammettere che i risultati del Labour non sono negativi, anche se avrebbe dovuto ottenere una vittoria a valanga di fronte ad un indebolito partito conservatore.

Batosta Labour in Scozia. Nuova disfatta Labour in Scozia, che dopo quella delle politiche 2015, finisce ora addirittura terzo - secondo le indicazioni della Bbc - nel parlamento d'Edimburgo: dietro gli indipendentisti dell'Snp, che confermano il loro dominio, e persino i Conservatori. Il partito di Corbyn, tiene invece meglio di quanto alcuni prevedessero in Inghilterra, dove (in attesa del risultato chiave sul sindaco di Londra) conserva tutti i consigli comunali chiave, pur perdendo dei consiglieri.

In Scozia l'Snp della first minister di Edimburgo Nicola Sturgeon, rivendica un'altra «vittoria storicà, ma a dispetto del notevole risultato percentuale non conferma, stando ai dati finali locali, la maggioranza assoluta nell'assemblea locale, fermandosi a 63 seggi su 129.
Segue la branca scozzese dei Conservatori (al miglior risultato di sempre in Scozia) con 31 e il Labour appunto terzo (in un territorio che in passato fu serbatoio di voti per la sinistra) con 24. Quanto all'Inghilterra, a metà spoglio, i laburisti di Jeremy Corbyn mantengono 40 consigli locali perdendo solo uno, mentre i Tory di David Cameron ne tengono 19 perdendone due e il Libdem di Tim Farron ne guadagnano 2. Dati tendenziali sulla percentuale di voti su base nazionale indicano che il Labour perde rispetto alla vittoria delle amministrative 2012, mentre recupera qualcosa rispetto alle politiche 2015. I Conservatori fanno il contrario e con questi numeri perderebbero teoricamente la maggioranza assoluta attuale alla Camera dei Comuni. Libdem in lieve ripresa e consolidamento degli euroscettici dell'Ukip.


Galles, il Partito Laburista tiene. Il Partito Laburista mantiene il controllo del Galles, storico bastione industriale e minerario, dopo il voto amministrativo di ieri in Gran Bretagna. Secondo dati ormai consolidati dello scrutinio relativo all'assemblea nazionale gallese, la formazione di Jeremy Corbyn si aggiudica 29 seggi perdendone solo uno. Mentre i Conservatori di David Cameron si fermano a 9, arretrando di tre e venendo scavalcati dagli indipendentisti-autonomisti locali di Plaid Cymru, che salgono da 10 a 11. Importante affermazione locale infine degli euroscettici dell'Ukip di Nigel Farage che escono dai confini dell'Inghilterra e non solo entrano per la prima volta nell'assemblea del Galles, ma con ben sei eletti: oltre le previsioni più favorevoli.
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