Elezioni Germania, Merkel battuta dalla destra degli anti-immigrati

Elezioni Germania, Merkel battuta dalla destra degli anti-immigrati
di Flaminia Bussotti
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Lunedì 5 Settembre 2016, 08:10 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 09:01

IL VERDETTO
BERLINO I peggiori incubi della vigilia si sono materializzati: alle regionali nel Meclemburgo il partito della cancelliera, l'Unione cristiano democratica Cdu, è stata scalzata ieri dal secondo posto dai populisti di estrema destra dell'Afd. Per Angela Merkel una debacle assoluta perché il voto era visto come verdetto sulla sua politica sui profughi e un segnale in vista delle legislative fra un anno. Inoltre, a rendere ancora più simbolica la sconfitta, il fatto che la cancelliera ha da anni il suo collegio elettorale proprio nel Meclemburgo, il Land più a nord del Paese, che si affaccia sul Baltico e ricadeva un tempo nella Ddr. Proprio questi giorni ricorre l'anniversario della politica della porta aperta decisa dalla Merkel in quelle drammatiche giornate di agosto-settembre 2015, quando migliaia di profughi siriani erano ammassati in Ungheria. D'accordo con Vienna, la Merkel decise di aprire i confini: per molti, anche nel suo partito, un errore fatale che ha dato l'impressione che la Germania potesse accogliere all'infinito migranti. Lo scorso anno ne sono arrivati un milione, e con essi l'inizio dello scontento e la paura fra i tedeschi. Il Meclemburgo, con appena 1,3 milioni di elettori, è in realtà il Land col minor numero di profughi (appena 12.000) ma la paura di una invasione seminata dall'Alternative für Deutschland ha dato i suoi frutti. Il partito della leader federale Frauke Petry non puntava tanto al governo del Land quanto a coagulare il maggior numero di voti di protesta per qualificarsi in pole position per le legislative in autunno 2017. Capolista nel Land è Leif-Erik Holm, che ha detto di sperare che il voto «sia l'inizio della fine del cancellierato della Merkel». Il Land continuerà con ogni probabilità a essere governato da una grande coalizione Spd-Cdu, in carica da dieci anni.

I RISULTATI
Nonostante la batosta dei cristiano democratici la coalizione ha infatti lo stesso i numeri per governare. Secondo i risultati non definitivi, i socialdemocratici (Spd) del popolare governatore Erwin Sellering (66 anni) hanno ottenuto il 30%, la Cdu di Lorenz Caffier (61) 19%, l'Afd 21,5%, la Linke (Sinistra) il 12,5%, i Verdi l 5%. Escono invece dal parlamento regionale i neonazi dell'Npd, i cui voti sono certamente confluiti nell'Afd, che prendono il 3,2%. Dopo dieci anni, l'Npd esce quindi dal parlamento a Schwerin. Rispetto alle regionali del 2011 tutti i partiti hanno perso punti, trasvolati probabilmente tutti in direzione Afd: il partito dell'Alternativa per la Germania è il vero vincitore del voto, soprattutto se si pensa che a questo risultato è arrivato partendo da zero. Alle regionali cinque anni fa in Meclemburgo la Spd aveva preso 35,6%, la Cdu, segnando il suo record negativo, 23%, la Linke 18,4%, l'Npd 6%, i Verdi arrivavano all' 8,7% e i liberali al 3%. In tutto il parlamento a Schwerin ha 71 seggi e per governare ne servono almeno 36: Spd e Cdu ne hanno 40 ed quindi molto probabile che continuino a governare. In teoria sarebbe possibile anche un governo rosso-rosso-verde fra Spd, Linke e Vedi, che disporrebbe di una maggioranza di 38 seggi. Con l'Afd non si vuole alleare nessun partito, quindi è escluso un suo ingresso al governo. L'affluenza alle urne è stata superiore al 2011: 61% contro 51,5%. A livello federale, il commento dalla Spd, alleata della Cdu-Csu nella grande coalizion, è arrivato per bocca del vice leader, Ralf Stegner, che ha parlato di «grave sconfitta personale» della cancelliera. Dalla Cdu, il segretario generale Peter Tauber ha detto che si tratta di un risultato «amaro» e un voto di «protesta».