Dalla Cnn alla Nbc, da Le Figaro a El Pais: la morte di Madiba rimbalza sui siti di tutto il mondo

Dalla Cnn alla Nbc, da Le Figaro a El Pais: la morte di Madiba rimbalza sui siti di tutto il mondo
di Federico Tagliacozzo
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Venerdì 6 Dicembre 2013, 00:38 - Ultimo aggiornamento: 00:39
La notizia della morte di nelson mandela rimbalzata in pochi minuti in ogni angolo del mondo. Ed stata trasmessa sui media e i siti di tutto il globo.

La Nbc, uno dei primi siti a dare la notizia della Morte di Nelson Mandela celebra lo statista sintetizzando i motivi che lo hanno portato ad essere un simbolo della lotta contro il razzismo: “Nelson Mandela, la venerata icona anti-apartheid che ha trascorso 27 anni in prigione e ha guidato il suo paese verso la democrazia come primo presidente nero, si è spento oggi all’età di 95 anni”. Il quotidiano Usa cita poi le parole dell’odierno leader del suo paese, il primo a dare la notizia del decesso: “Ora sta riposando – ha dichiarato il presidente sudafricano Jacob Zuma – Ora è in pace. La nostra nazione ha perso suo figlio. Il nostro popolo ha perso suo padre”. Zuma ha poi fatto appello a quanti piangeranno al funerale di stato “a comportarsi con la dovuta dignità e rispetto”



La Cnn sottolinea l’importanza della lotta di Mandela contro il razzismo legalizzato del suo paese: “La sua sfida al governo della minoranza bianca e la carcerazione per la lotta contro la segregazione ha focalizzato l'attenzione del mondo sull‘apartheid, la segregazione razziale legalizzata imposta dal governo sudafricano fino al 1994. Nel corso della sua vita, Mandela ha impersonato diverse figure: è stato un combattente militante per la libertà, un prigioniero, una figura unificante e un anziano statista. Dopo aver lasciato la presidenza del suo paese nel 1999, è stato considerato come il capo di stato modello per i paesi africani”.



La Bbc ha elogiato lo statista per aver fatto intraprendere la strada della democrazia al Sud Africa attraverso un percorso pacifico: “Il premio Nobel per la pace è stato uno degli statisti più venerati del mondo. Nonostante sia stato messo in prigione per 27 anni. Ha predicato e lavorato per la riconciliazione tra le diverse anime del suo paese. Da quando è entrato ufficialmente in pensione nel 2004, le sue uscite pubbliche si erano fatte particolarmente rare”. La testata britannica ha poi pubblicato le parole del presidente Zuma sulla grandezza e la normalità dell’uomo: "Ciò che ha reso Nelson Mandela grande è stato quello che lo ha reso umano. Abbiamo visto in lui quello che cerchiamo in noi stessi. Se si guarda indietro nella storia si fa grande fatica a trovare un altro statista la cui storia è stata così legata al destino della sua nazione”.



Le Figaro dedica diversi articoli a Mandela. In un corsivo ricorda come ha vissuto nell’ultima fase della sua vita: “Nel corso degli ultimi anni si poggiava sul suo bastone per muoversi verso la morte con calma, lentamente, fragile come un cristallo. Aveva perso il figlio maggiore, la sua prima moglie, uno dei suoi nipoti, diversi suoi compagni di vita e di lotte”. "Non ho più amici", aveva detto ad alcuni confidenti. Madiba, così chiamato affettuosamente dai suoi cittadini sudafricani, divenne il loro profeta. E per una volta, la sensibilità popolare aveva ragione: quest'uomo aveva qualcosa di diverso e irresistibile. Tutte le persone che lo hanno conosciuto gli hanno riconosciuto un carisma irresistibile”.



El Pais, dopo aver sintetizzato l’importanza della sua figura, si sofferma sugli acciacchi alla salute degli ultimi anni: “Nelson Mandela , primo presidente nero del Sud Africa nonché uomo chiave per porre fine al regime razzista sudafricano, è morto all'età di 95 anni nella sua casa di Johannesburg.



Lo statista nel corso degli ultimi due anni è stato ricoverato cinque volte, l'ultima per un'infezione polmonare lo scorso 8 giugno. Mandela era stato dimesso all'inizio dello scorso settembre dopo undici settimane di ospedale a Pretoria. Da allora è rimasto in condizioni critiche ma stabili nella sua casa della capitale sudafricana. Durante il suo ultimo ricovero in ospedale e dopo aver appreso la gravità del suo stato di salute, molti cittadini sudafricani hanno iniziato a pregare per la sua salute”.

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