Croazia, ritrovato bimbo italiano conteso ora è affidato ai nonni

Croazia, ritrovato bimbo italiano conteso ora è affidato ai nonni
2 Minuti di Lettura
Sabato 10 Settembre 2016, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 11 Settembre, 14:29
Dopo lunghe indagini transnazionali è stato rintracciato in Croazia il piccolo Cesare Avenati, rapito dalla mamma- la cittadina croata Nina Kuluz - e portato con lei a Spalato, secondo la denuncia presentata cinque anni fa dal papà torinese del bambino, Alessandro. 

Cesare è stato ritrovato, con il concorso del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia - Scip della Direzione Centrale della Polizia Criminale, proprio a Spalato e affidato ai nonni materni sotto il controllo dei servizi sociali croati. 

Subito dopo la denuncia del padre erano state attivate le rispettive Autorità giudiziarie e i canali diplomatico/consolari per le ricerche. In questi anni però, aiutata dai familiari, la donna era riuscita a nascondersi insieme al figlio, spostandosi frequentemente tra la Bosnia e la Croazia.

Il ritrovamento del bambino - sottolinea una nota della Polizia di Stato - è stato reso possibile dai costanti scambi informativi con le Polizie croata e bosniaca, le riunioni operative con la Task Force Interministeriale Interni-Esteri-Giustizia, che viene immediatamente attivata in caso di sottrazione di minori, e il raccordo info-Investigativo dello Scip tramite gli Esperti per la Sicurezza del Dipartimento di P.S. di stanza in Bosnia-Erzegovina e in Croazia. Il papà Alessandro e l'Ambasciata italiana a Zagabria sono stati immediatamente informati da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia presente sul posto.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA