Gli italiani, più di ogni altro popolo, dovrebbero imitare l’esempio di Galilei, l’uomo che ha contribuito a cambiare il mondo attraverso l’osservazione. Dunque, osserviamo. Alla strage di Parigi, seguì la strage di Bruxelles del 22 marzo 2016, che provocò la morte di 32 persone. Dopo queste due terribili stragi, si sono svolte tre competizioni elettorali maggiori nei paesi europei: a Londra, in Austria e Olanda. Il 3 maggio 2016 − e quindi dopo le stragi di Parigi e Bruxelles − Londra ha eletto un sindaco di sinistra, Sadiq Khan, figlio di una famiglia pakistana, cresciuto in una casa popolare di Londra insieme con sette fratelli.
Il padre guidava gli autobus e la madre faceva la sarta. Avvocato, parlamentare, infine, sindaco di Londra all’età di 46 anni. Un’ascesa strepitosa che dimostra quanto sia falsa l’affermazione secondo cui le democrazie liberali sarebbero totalmente incapaci di integrare gli immigrati musulmani. Se non è chiaro, è meglio chiarirlo: in piena era di stragi firmate Isis, Londra ha eletto, per la prima volta nella sua storia, un sindaco musulmano.
Gli austriaci votano e Norbert Hofer ottiene il 46,2% dei voti contro il 53,8% di Alexander Van Der Bellen. Il candidato ostile all’Islam perde di nuovo.
Noi siamo l’Occidente, la civiltà più potente che sia mai apparsa sulla faccia della terra. Questa potenza è, in larga parte, figlia dello sviluppo della scienza, che è una forma di conoscenza basata sull’osservazione della realtà. Le società liberali non saranno salvate dagli eserciti o dai servizi segreti, ma dall’osservazione dei fatti. La salvezza delle società liberali non si trova in un bombardamento aereo, ma in un modo di pensare che conduce diritto a una conclusione: lungi dall’essere in crisi, le società liberali sono possenti, sane, vigorose, espansive, avanzanti. Quando la sera andiamo a letto atterriti, ricordiamoci di quell’uomo che cambiò il mondo attraverso l’osservazione. Potremo vedere che i musulmani d’Occidente sono nostri alleati. Smettiamola di essere ossessionati dall’identità degli altri, che si tratti dell’Isis o di al Qaeda.
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