I militari americani sostengono che i missili lanciati fossero tre, compiuti nell'arco di 30 minuti, e afferma che sono sostanzialmente falliti. «Il primo e il terzo non sono riusciti a volare a lungo. Il secondo missile lanciato sarebbe invece esploso quasi subito», ha dichiarato - citato da Bbc - Dave Benham, comandante dello Us Pacific Command, secondo il quale non c'è stata la minima minaccia a Guam o al territorio degli Usa.
I vari missili, secondo il ministero della Difesa sudcoreano, sono stati lanciato a partire dalle 6:49 locali (le 23:49 di ieri in Italia) dalla provincia nordcoreana di Gangwon. «I militari mantengono un'attenta sorveglianza sulla Corea del Nord nel caso di ulteriori provocazioni», fa sapere il ministero della difesa di Seul.
Gli ultimi lanci dei missili a corto raggio dalla Corea del Nord non hanno minacciato la sicurezza nazionale del Giappone, ha detto il capo di Gabinetto Yoshihide Suga. Il premier Shinzo Abe - ha aggiunto Suga - ha chiesto alle forze di autodifesa di rimanere in stato di allerta. Secondo alcuni membri dell'esecutivo nipponico la Corea del Nord potrebbe compiere nuovi tentativi intimidatori come segno di protesta alle esercitazioni militari congiunte attualmente in corso tra Stati Uniti e Corea del Sud.
Gli analisti avevano anticipato una eventuale dimostrazione del regime in coincidenza con l'anniversario del 'Songun', la politica del "prima i militari". Nello stesso periodo dell'anno scorso, il 24 agosto, la Corea del Nord aveva lanciato un missile balistico da un sottomarino, e successivamente messo a punto il quinto test nucleare.
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