«Per la Corea del Nord si tratta di un'opzione strategica irreversibile e inevitabile rinforzare la potente guerra di deterrenza a difesa del Paese» si legge ancora nel commento, in cui si accenna ai giudizi espressi a Seul a metà ottobre dal vice segretario di Stato Usa John Sullivan secondo cui l'obiettivo è premere sul Nord per arrivare a negoziati senza precondizioni. «La Corea del Nord non è contraria al dialogo, ma non farà mai trattative su una questione relativa a interessi supremi del Paese e della sicurezza della sua gente, non avendo alcun interesse in questo tipo di dialogo e di negoziazioni».
Gli Stati Uniti, quindi, farebbero bene a «rinunciare alla loro insensata ambizione». Trump sarà in Corea del Sud martedì 7 novembre.
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