Colombia, confessione choc: «Ho ucciso moglie, due figlie e altre 17 persone: li ho seppelliti nella mia fattoria»

Jaime Ivan Martinez Betancurt insieme agli agenti della Polizia locale (foto noticiasrcn.com)
di Giacomo Perra
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Lunedì 20 Giugno 2016, 19:49 - Ultimo aggiornamento: 23 Giugno, 13:12

Un vero e proprio racconto dell’orrore. È ciò che si sono trovati a dover ascoltare gli agenti della Polizia di Guarne, cittadina colombiana a 25 chilometri da Medellin, impegnati ad indagare sulla scomparsa di una contadina. A parlare, con raccapricciante lucidità, un uomo di quarantaquattro anni, Jaime Ivan Martinez Betancurt, che, tra lo stupore e lo choc degli investigatori, ha vuotato il sacco confessando, insieme all’uccisione della donna di cui da tempo si erano perse le tracce, anche gli assassinii di altre diciannove persone. Tra queste, la moglie e i suoi due figli di cinque e sette anni.
 
 

 

Agricoltore e, all’occasione, venditore ambulante, Martinez Betancurt era finito nel mirino degli inquirenti dopo le affermazioni di alcuni testimoni, pronti a giurare di aver visto per l’ultima volta María Gladys Arango Cuervo, al caso della cui misteriosa sparizione le autorità lavoravano dallo scorso gennaio, proprio in sua compagnia. Da lì, immediata, era scattata la perquisizione al domicilio del presunto serial killer, dove erano state ritrovate macchie di sangue, vestiti e oggetti personali appartenenti alla donna.
 
Indizi sufficienti a convincere i poliziotti a mettere sotto torchio Martinez Betancurt, che, una volta posto in stato di arresto con le accuse di omicidio e tortura, non ha impiegato molto ad ammettere le sue responsabilità, da cui dipenderebbero, a suo stesso dire, pure le tragiche fini della consorte, dei loro due piccoli e di altri sedici malcapitati, ammazzati in circostanze ancora da chiarire e poi sepolti all’interno della sua fattoria.
 
Stando a quanto affermato dalle forze dell’ordine colombiane, che a breve procederanno alla ricerca e all’eventuale recupero dei cadaveri, i delitti sarebbero stati commessi negli ultimi dieci anni. Tra le vittime, la maggior parte sarebbe di sesso femminile.
 

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